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Fumare è di nuovo glamour?

Come negli anni Novanta

Fumare è di nuovo glamour? Come negli anni Novanta

Un numero crescente di persone, soprattutto giovani e celebrity, rivendica la scelta di fumare come un atto glamour e di emancipazione, quasi come se fosse una forma di affermazione della propria identità. Le sigarette, insomma, stanno riconquistando un certo fascino, soprattutto nello show business e nell’industria creativa. I marchi Christian Cowan e LaQuan Smith alla New York Fashion Week di quest’anno hanno fatto sfilare alcune modelle con la sigaretta in mano. Charli XCX l’estate scorsa aveva dichiarato che per incarnare lo stile “brat” erano necessari, tra le altre cose, un pacchetto di sigarette e l'accendino Bic; la stessa Rosalía si è presentata al compleanno della cantante britannica con un bouquet di fiori e sigarette. Anche Lady Gaga, nella copertina del suo recente singolo Die With A Smile, è ritratta mentre fuma una sigaretta. Fa lo stesso Addison Rae nel videoclip del brano Aquamarine, uscito a fine ottobre: parlando con Interview Magazine la cantante statunitense ha esortato le persone a fumare le sigarette “vere”, piuttosto che quelle elettroniche.

La cosa sorprendente è che questo trend sta investendo anche il settore cinematografico e televisivo, un ambito in cui il fumo sembrava essere diventato ormai un tabù. Soprattutto negli Stati Uniti, le campagne antifumo negli ultimi vent’anni avevano quasi del tutto fatto scomparire le sigarette a Hollywood. Anzi, spesso chi era un fumatore tendeva a non ammetterlo pubblicamente, data la crescente stigmatizzazione. Eppure, recentemente, Paul Mescal non ha nascosto di essersi rifiutato di smettere di fumare durante gli allenamenti per le riprese del film Il Gladiatore II. Fuma abitualmente anche Jeremy Allen White, sia nella vita privata che in The Bear, e lo stesso fa Lily-Rose Depp, tanto più in The Idol. Anche nella serie tv Griselda, la protagonista fuma una sigaretta praticamente in ogni scena.

Si vedono sempre più sigarette al cinema

@justsammorris

Only Carrie Bradshaw made smoking look as cool as they did in Saltburn, good grief!

Murder On The Dancefloor - Sophie Ellis-Bextor

Quello che sta cambiando rispetto al passato è la visibilità delle sigarette nei film e nelle serie tv statunitensi. Dei dieci titoli candidati agli Oscar del 2024 nella categoria Miglior Film, nove contenevano scene in cui si fuma – tre in più rispetto alla passata edizione. In Oppenheimer, per esempio, le sigarette compaiono in oltre 130 scene, e durante le riprese Cillian Murphy ha rivelato di averne fumate in totale circa 3mila, tanto da scherzare sul fatto che nel suo prossimo film avrebbe voluto interpretare un non-fumatore.  Tra le uscite del 2023, Asteroid City di Wes Anderson è il film dove si fuma di più, con oltre 150 ciak di questo tipo. Back to Black, il biopic sulla vita di Amy Winehouse, include circa novanta scene in cui si fuma, mentre in Challengers sono in tutto 62. Bradley Cooper, nel biopic sul direttore d’orchestra Leonard Bernstein, Maestro, fuma praticamente in ogni scena. Anche in Saltburn, la regista Emerald Fennell ha scelto di ambientare il film in un periodo precedente all'introduzione nel Regno Unito del divieto di fumare negli spazi chiusi, per evocare l'atmosfera di libertà ed edonismo che caratterizzava quegli anni.

Il ritorno delle sigarette come accessorio di stile e simbolo di fascino è un fenomeno che in Italia – e più in generale in Europa – risulta più difficile da comprendere, considerando che il fumo è meno stigmatizzato rispetto agli Stati Uniti. Esperti e associazioni temono che il riaffermarsi delle sigarette nei principali media possa contribuire a diffondere l’idea che fumare sia cool, con il rischio di vanificare anni di campagne di sensibilizzazione contro il tabagismo. In questo contesto, sta giocando un ruolo rilevante anche la fascinazione della GenZ per gli anni Novanta, un periodo in cui il fumo era molto diffuso e ampiamente accettato. Questo ha contribuito a riportare in auge l’atmosfera sensuale, malinconica e vagamente nichilista tipica di quel decennio. Un chiaro esempio di questa riscoperta è il successo di account come Cigfluencers su Instagram, che celebra «persone sexy che mantengono viva l'arte di fumare ed essere cool». I post ritraggono personaggi famosi mentre fumano, mescolando star del passato – ma soprattutto degli anni Novanta – a celebrità di oggi: a giudicare dai commenti alle fotografie, fumare sembra essere sempre più percepito come di tendenza nonostante l'intero mondo sia a conoscenza dei danni che può apportare alla salute.