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Beppe Sala ha annunciato il piano contro il caro affitti

A Milano arriva il social housing

Beppe Sala ha annunciato il piano contro il caro affitti A Milano arriva il social housing

Si è discusso a lungo degli affitti a Milano. Dopo le proteste degli studenti negli ultimi anni, la speranza dei giovani si era rivolta verso l’intervento dell’amministrazione comunale per risolvere il problema. Per i giovani lavoratori fuori sede, invece, il sogno utopico è rappresentato dallo scoppio della bolla immobiliare, che dal post-Covid ha continuato ad alzare il costo al metro quadro, rendendo impossibile l’acquisto della prima casa. Ieri, il sindaco Beppe Sala ha finalmente presentato all’assemblea annuale di Assimpredil Ance i suoi piani per affrontare la questione del caro affitti. Sala ha proposto la creazione di 10 mila appartamenti con «affitti tra 40 e 90 euro al metro quadro all’anno» un progetto che, se dovesse funzionare, consentirebbe di affittare appartamenti di 70 metri quadri a circa 300 euro al mese. Secondo il sindaco, questo tipo di social housing aiuterebbe soprattutto i giovani lavoratori con stipendi tra 1.500 e 2.000 euro al mese, che oggi sono costretti a spendere gran parte del loro reddito in affitto.

Per quanto riguarda le residenze studentesche, Sala ha annunciato che l’11 ottobre terrà un incontro con i rettori delle università milanesi per discutere la questione. Inoltre, durante la conferenza stampa, il sindaco ha menzionato le 2.800 case popolari attualmente sfitte a Milano. L’amministrazione ha sottolineato che tutte queste abitazioni richiederebbero ristrutturazioni complete prima di essere assegnate, ma Palazzo Marino ha difficoltà a gestire il problema. Al momento, il Comune sta cercando di coinvolgere investitori privati per riuscire a finalizzare i progetti. Tra le proposte presentate ci sono la concessione di aree pubbliche e la riorganizzazione del patrimonio immobiliare pubblico nel centro storico di Milano.

Negli ultimi mesi, le questioni legate agli affitti a Milano sono diventate ancora più urgenti, complicate anche dalle inchieste urbanistiche della procura milanese su vari progetti di riqualificazione, tra cui quello di Bosconavigli dell’architetto Stefano Boeri. A riguardo, Sala ha dichiarato che, per ora, Palazzo Marino non ha registrato una “fuga di investitori”, ma è innegabile che il mercato edilizio abbia subito un rallentamento nell’ultimo anno. Ha aggiunto: «Passato il periodo del superbonus, i dati indicano una flessione significativa, tra il 7 e l’8%, dovuta anche a queste problematiche. Non si può certo dire che il settore sia oggi florido».