La Gen Z odia i preservativi
Non che abbia spesso occasione di usarli
13 Settembre 2024
I preservativi non sono mai stati così accessibili: si trovano in farmacia, al supermercato, nelle macchinette della tabaccheria, su Amazon, nel cassetto del coinquilino e anche nei bagni della discoteca. Anche il loro costo è basso, considerando che una dozzina degli iconici Settebello è acquistabile per 2,18€. L’OMS ha rilasciato un report sul declino nell’uso dei condom tra i giovani: lo studio, tenutosi dal 2014 al 2022, ha intervistato 242,000 quindicenni in 42 paesi in giro per il mondo per dimostrare che l'uso di preservativi è calato dal 70% al 61%, un dato piuttosto preoccupante che va a braccetto con la continua crescita globale delle Malattie Sessualmente Trasmissibili. Negli Stati Uniti, la sifilide è ormai considerata un’epidemia - che un po’ di tempo fa ha persino alterato le produzioni nell’industria porno - mentre in Norvegia la clamidia è così comune che il paese una pubblicità di 7Eleven ha denominato il paese Land of Chlamydia. Un altro dato allarmante emerso dallo studio di OMS è che un terzo degli adolescenti intervistati non utilizza alcun tipo di contraccettivo, né fisico né orale. Che la GenZ fosse la generazione meno sessualmente attiva della storia era un fatto appurato ma i fatti evidenziati da quest'ultimo report rendono il tema dell’educazione sessuale sempre più rilevante.
@ling.kt Not saying conds are 100% effective cz they ain’t! Do your research and priorities your health ladies #fyp #health #womenshealth Why is everyone using this audio - official.noema
Come ribadito nel report dell’OMS, la causa principale del calo dell'uso dei preservativi tra i giovani è la carenza di un’adeguata educazione sessuale. Sebbene si possa pensare che la colpa di tale condotta sia data la giovane età degli intervistati, i dati non sempre migliorano con il passare dell’età: secondo un'analisi dell'UNESCO, il 71% dei giovani tra i 15 e i 24 anni cerca informazioni sull'educazione sessuale online. Un chiaro esempio è Reddit, con il canale r/healthyhooha dedicato allo scambio di informazioni riguardante la salute della propria vagina che conta 119k membri tra cui giovani alle prese con le loro prime esperienze e signore di età avanzata che condividono la loro esperienza con la menopausa. Sebbene la volontà dei giovani nel ricercare ed educarsi da sé sia positiva e rassicurante, allo stesso tempo non può essere l’unica forma di informazione riguardo la sfera sessuale. Come ribadito da più volte da studi scientifici (e anche tema principale della serie Netflix Sex Education) quando si parla di sex-ed è mandatoria la presenza di una persona esperta, per questo diventa sempre più necessaria averla come parte del programma della scuola dell’obbligo. Purtroppo in Italia la situazione resta stagnante, dato che dal 2022 il governo non è riuscito ancora a decidere su un piano d’azione per l'educazione sessuale a scuola, per colpa della discrepanza tra le volontà del duo Lega e Fratelli d’Italia e l’alleanza Movimento 5 Stelle con il Partito Democratico.
Food for thought:
— clay (@theclaymoss) June 18, 2020
The Netherlands starts SEX education at the age of 4, they have one of the lowest teen pregnancy rates in the world. Studies show most encounters said they had “wanted and fun” sex the first time. 9/10 used contraceptive. The USA is low on all those lists. https://t.co/iaBWdZA1LS
Il mancato uso dei preservativi tra i giovani combacia con il calo di screening per malattie e infezioni sessualmente trasmissibili. In Italia, il numero di persone che si sottopongono a test di routine è cresciuto negli ultimi anni, ma rimane complessivamente inferiore alla media europea. Secondo il Ministero della Salute il numero di persone che hanno effettuato un test per la clamidia è aumentato del 32% nel 2021 rispetto al 2020, con numeri che restano però complessivamente inferiori rispetto alla media europea. La discrepanza tra l’Italia e gli altri paesi è data dalla mancanza di posti fisici dove effettuare le analisi: negli Stati Uniti e nel Regno Unito le persone vengono "invogliate" grazie a test gratuiti, disponibili in ospedale e in ambulatorio senza nemmeno il bisogno di prenotazione. In Italia ci sono solo una dozzina di centri clinici e laboratori di microbiologia clinica che partecipano alla campagna dei Sistemi di Sorveglianza del Ministero, un programma che rende aperto a tutti lo screening senza prenotazioni - in regioni come la Campania, la Basilicata, il Molise e l'Abruzzo sono completamente assenti.
Negli ultimi anni i preservativi sono diventati sempre più presenti nella cultura pop: ricordiamo la montagna di condom della collab Durex x Diesel durante la sfilata FW23. Nonostante la visibilità e la continua guerra allo stigma, l’uso dei preservativi continua a diminuire. Per giustificare la tendenza, tanti puntano sulla questione della “percezione” e sostengono che siano scomodi. Considerando però le possibili conseguenze, tra cui una gravidanza indesiderata o i dolori di una malattia sessualmente trasmissibile, qualche secondo di disagio diventa immediatamente meno fastidioso. No?