Shein ha denunciato Temu per contraffazione e furto di segreti aziendali
Lo scontro tra i due giganti del fast fashion continua
29 Agosto 2024
È arrivato il momento del rientro dalle vacanze anche per Shein e Temu, i due giganti del fast fashion che in questi giorni hanno ripreso in mano le armi per ricominciare la loro lotta legale uno-contro-uno fuori porta. Mesi fa la società madre di Shein (Roadget Business Pte. Ltd) aveva sporto denuncia in una corte dell'Illinois sostenendo che il suo rivale in affari fosse colpevole di violazione di trademark e adesso sta accusando Temu per un'altra serie di motivi. La Roadget Business Pte. Ltd ha presentato una nuova denuncia in un tribunale della Columbia in cui accusa Temu di contraffazione, di furto di segreti commerciali, di violazione di copyright e di comunicazione ingannevole a scopo fraudolento. Lo scorso dicembre, la stessa vicenda si era presentata a parti invertite, con Temu che accusava Shein di «agire come una mafia» per ostacolare il successo del rivale negli States - con tanto di intimidazioni e sequestri di persona. Nelle accuse che Shein adesso muove nei confronti di Temu, l'azienda sostiene che il brand non sia un e-commerce, bensì una piattaforma per «controllare ogni aspetto dell'attività dei suoi venditori».
Oltre ad affermare Temu di aver «strategicamente copiato» la sua proprietà intellettuale, Shein sostiene che Temu sia in possesso di account social media utilizzati per confondere i consumatori e di aver convinto alcuni influencer a fare dichiarazioni derogatorie su Shein. Per avvicinarsi ai segreti dell'azienda, continua la denuncia, Temu avrebbe «continuamente diretto e utilizzato mezzi sleali e illeciti» tra cui l'acquisizione di fornitori e di dipendenti di Shein. In più nella denuncia viene spiegato che Temu seguirebbe lo stesso modello di business di Pinduoduo, che sarebbe un sito gemello di Temu riconosciuto negli Stati Uniti come «un sito per la pirateria e la contraffazione». Le accuse rivolte dall'azienda alla sua rivale sono moltissime, racchiuse in un documento di ben ottanta pagine, riporta The Fashion Law, e includono anche una presunta illegalità del sistema di business con cui opera la società: secondo Shein, Temu si nascnderebbe dietro all'immagine di marketplace per beneficiare di attività illecite. Con sedici capi d'accusa, Shein chiede al tribunale danni punitivi, il recupero dei profitti illeciti di Temu, il divieto di ulteriori violazioni e altre forme di risarcimento.