C'è una soluzione all'overtourism?
Una serie di consigli per un turismo più sostenibile
21 Agosto 2024
Poco tempo fa a Barcellona migliaia di persone hanno manifestato contro l’eccessiva presenza di visitatori in città, e la crescente dipendenza dell’economia locale dal turismo di massa, percepito sempre più spesso come un fenomeno insostenibile e dannoso. Barcellona, che conta 1,6 milioni di abitanti e 30 milioni di turisti annuali, è in effetti una di quelle località europee dove tendono a concentrarsi la maggior parte dei flussi turistici: l’arrivo di così tanti visitatori in un singolo territorio, spesso in specifiche stagione, porta – insieme alle opportunità economiche – anche una serie di problemi, che per l’appunto finiscono per alimentare le proteste dei residenti. In genere, è responsabilità delle amministrazioni locali e dei governi centrali prevedere misure in grado di limitare l’impatto negativo del turismo, ma anche a livello individuale si può contribuire a migliorare la situazione. Negli ultimi anni – per una serie di ragioni – le persone, ma soprattutto i giovani, hanno acquisito maggiore consapevolezza sull’importanza di viaggiare in maniera sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale. Il Center for Responsible Travel, una delle più importanti organizzazioni internazionali che si occupano del tema, ha anche stilato una serie di comportamenti per diventare turisti più responsabili, a seconda del tipo di viaggio che si intraprende: ecco i consigli principali.
Guida al turismo sostenibile
@unep With tourism numbers rapidly increasing, care must be taken to lessen the negative impacts on the environment. #SustainableTourism practices can help ensure travelers can still visit the top destinations while limiting their impact on local environments and the communities that welcome them. #Tourism4SDGs original sound - UNEP
Per chi può farlo, scegliere di viaggiare fuori stagione è la prima raccomandazione per sfavorire l’overtourism ed evitare di incentivare il sovraffollamento delle località turistiche. In aggiunta costa tendenzialmente meno, e si contribuisce ad alimentare l’economia locale in periodi dell’anno in cui c’è minore affluenza di turisti. Un altro consiglio è quello di esplorare destinazioni meno gettonate – una forma di turismo, questa, che può essere anche più appagante e rilassante di altri tipi di vacanza. Fa poi la differenza il tipo di trasporto scelto: quello aereo, ad esempio, emette moltissime sostanze inquinanti; per questo, quando possibile, sarebbe meglio optare per destinazioni raggiungibili in treno o in auto. Se si è preoccupati dell’impatto ambientale del proprio viaggio, sono molto consigliate le vacanze in bicicletta, le escursioni o i cammini a piedi. Per le località che richiedono lunghi spostamenti, invece, si possono comunque prediligere gli aeroporti che si impegnano di più a favore della sostenibilità. Un altro aspetto che ha una ricaduta notevole sulle località turistiche è il tipo di alloggio che si sceglie. Niente paura: ci sono alternative valide, più “responsabili”, ad Airbnb. In molte città del mondo il servizio è accusato di aver incentivato gli affitti-brevi per i turisti, cosa che ha provocato un aumento dei costi delle abitazioni per i residenti. A seconda del tipo di viaggio che si ha in mente, una buona idea è alloggiare in hotel, alberghi, b&b tradizionali, agriturismi o campeggi: spesso sono a conduzione familiare e slegati dalle grandi multinazionali del turismo, contribuendo così a sostenere l’economia locale.
Un ulteriore consiglio è cercare di seguire, all’interno di una certa località turistica, i percorsi meno comuni e battuti dal turismo di massa. In questo senso è meglio evitare di programmare le tappe di un viaggio facendo riferimento alle tradizionali guide online, che in genere segnalano semplicemente le attrazioni più inflazionate, cosa che controbuisce a sovraffollarle. Al contrario, acquistare una guida turistica (o prenderla in prestito in biblioteca) può aiutare a scoprire le attrazioni più di nicchia – che spesso si rivelano essere anche le più interessanti; esistono anche guide turistiche più ricercate di quelle tradizionali, come la serie The Passenger di Iperborea o LOST iN City Guides. Infine, tra coloro che scelgono di incentivare forme di turismo più responsabile, è molto popolare il cosiddetto “volontourism”: si tratta di programmi – spesso curati da associazioni, agenzie o realtà attive nel settore del turistismo sostenibile – che permettono di vivere all’estero per brevi periodi contribuendo a progetti di conservazione ambientale a beneficio delle comunità locali.