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La brat summer è già diventata mainstream?

Da fenomeno di nicchia è passato a trend di massa

La brat summer è già diventata mainstream? Da fenomeno di nicchia è passato a trend di massa

Di recente della cosiddetta “brat summer” ne ha parlato in un servizio ad hoc persino il TG1, che nonostante negli ultimi tempi sia passato a uno stile informativo più dinamico resta di fatto la voce più istituzionale del giornalismo televisivo italiano. Questo dimostra che il trend – inizialmente molto diffuso solo tra gli utenti anglosassoni – ha saputo imporsi in un modo che oggi, a farci caso, è sempre più raro. La produzione di contenuti online, infatti, ormai tende a essere molto frammentata, a tal punto che pochissime volte l’attenzione della stragrande maggioranza delle persone viene catalizzata su un singolo trend. La responsabile di quello che è diventato il fenomeno più popolare dell’estate è per l’appunto Charli XCX –  già nota per essere una cantante capace di lanciare progetti virali ma al contempo sofisticati, tenendo insieme registri e campionati diversi. Il concept e più in generale l’identità visiva del suo ultimo disco Brat, il sesto in carriera, sono stati talmente apprezzati sui social network da farli diventare un meme ed essere reinterpretati in molti modi – in un processo di appropriazione collettiva tuttora in corso e per nulla scontato.

@xcxitalia Ecco il servizio mandato in onda ieri sera al Tg1 dedicato alla nostra Charli xcx e al suo album “Brat” #brat #bratsummer #charlixcx #kamalaharris @Charli XCX suono originale - xcxitalia

Ma la cosa è diventata realmente mainstream con l’associazione alla candidata democratica Kamala Harris – la stessa Charli XCX ha twittato: «Kamala IS brat», supportando la sua corsa alle presidenziali statunitensi. Poco dopo l’account X della campagna elettorale di Biden – il cui nuovo nome è “Kamala HQ” – ha cambiato l’immagine di sfondo del profilo con una che richiama la celebre cover di Brat. Gevin Reynolds, spin doctor che in passato ha lavorato nello staff di Kamala Harris, sul Guardian ha definito questa trovata «estremamente intelligente», tanto più se si considera «quanto siano fondamentali i giovani elettori per vincere» le elezioni. Tra i molti che hanno ripreso e promosso l’estetica brat c’è l’attore Kyle MacLachlan, noto tra le altre cose per Twin Peaks, che ha pubblicato svariati video in cui indossa una maglietta verde acido e canta i brani di Brat. Ma sono addirittura uscite playlist e selezioni di letture per l’estate a tema brat, realizzate anche da testate autorevoli – tra cui la statunitense Vulture.

Da dove arriva “brat”

La brat summer è diventata mainstream nonostante il termine non abbia un vero e proprio significato, come spesso accade con molti fenomeni legati alla cultura digitale: l’aggettivo viene abbinato un po’ a tutto, insieme all’ormai iconico colore verde acido. Si potrebbe tradurre “Brat” con “ragazzaccia” – anche se il termine di per sé non ha genere. Tuttavia il senso della parola è più sfumato: tende a essere maggiormente usato per indicare una “ragazzina sfacciata”, ma con una connotazione di orgoglio ed emancipazione. Nelle sue interpretazioni più radicali, “brat” significa anche essere fiere “di fare un po’ schifo”. In questo senso, la brat summer è l’estate in cui si rivendica la libertà di comportarsi – all’occorrenza – in modo indisciplinato, sfrontato, dispettoso o dozzinale, pur restando carismatici. E anche se in realtà alla fine non si violerà nessuna regola, questa stessa illusione – un po’ decadente – è comunque “brat”.

Sul Guardian si legge che la “brat summer” descrive «il modo in cui le giovani donne attualmente aspirano a vivere». A farci caso, lo stile brat è all'opposto di quello rappresentato da Taylor Swift, che al contrario di Charli XCX ha fondato il suo successo su uno stereotipo di femminilità molto tradizionale. La stessa Charli XCX aveva detto che lo stile brat era un tentativo di smentire il luogo comune secondo cui le pop star debbano per forza apparire – in particolare sulle cover dei loro album. Anche il verde acido associato all’estetica brat non è venuto fuori dal nulla: è infatti strettamente collegato al grande successo che ha avuto questo colore negli ultimi anni. Pantone, ad esempio, scelse una tonalità molto vicina come colore dell’anno del 2017: si trattava del “greenery”, una sfumatura giallo-verde che richiamava la primavera e che secondo l’azienda rispondeva al bisogno di rivitalizzarsi e rinnovarsi. E ancora: Miuccia Prada, già nota per apprezzare e indossare spesso questa tinta, si era presentata con un abito verde-lime al Met Gala dello scorso anno, oltre che a quello del 2018. Va ricordato che questo colore fu anche il protagonista della collezione SS96 di Prada, una delle più famose e iconiche della casa di moda, a tal punto che contribuì a introdurre lo stile ugly chic – oggi parte fondante dell’estetica brat.