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Che c’entrano gli alberi di cocco con le elezioni americane?

È una Brat Summer anche per Kamala Harris

Che c’entrano gli alberi di cocco con le elezioni americane?  È una Brat Summer anche per Kamala Harris

«You think you just fell out of a coconut tree?» (“Pensate di essere appena caduti da un albero di cocco?”): una domanda esistenziale, profonda, a tratti legata alla dialettica marxista. Il discorso del Vice Presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, tenuto a maggio 2023, è diventato un meme virale che ha catturato l'immaginazione del pubblico di tutto il mondo. Con la notizia della sua possibile candidatura come rappresentante del Partito Democratico, il suo messaggio è ora diventato uno degli argomenti più scottanti su tutte le piattaforme social. La spiegazione dietro al fenomeno potrebbe risiedere nella percezione di un raggio di speranza per il partito di riuscire a prevalere nelle prossime elezioni di novembre. Harris, soprannominata la "IJBOL President" (I Just Burst Out Laughing President) per la sua sorprendente e sincera risata, sta cercando di guadagnare il sostegno dei giovani elettori, che potrebbe rivelarsi decisivo per le sue ambizioni presidenziali. Dal rebranding della campagna elettorale tutta chartreuse discusso persino dalla CNN, all’appoggio via X da parte della stessa Charli XCX, è una brat summer anche per Kamala Harris.

La metafora di Harris, che a prima impressione potrebbe sembrare fuori contesto, riesce a sintetizzare un discorso profondo sull'importanza delle proprie radici. Il 10 maggio 2023, con un sorriso genuino e la sua ormai iconica risata, la Vice Presidente ha concluso un intervento all’Iniziativa per la Promozione dell'Equità Educativa, dell'Eccellenza e delle Opportunità Economiche per gli Ispanici sottolineando che, in quanto esseri umani, nessuno di noi è semplicemente «atterrato» su questo pianeta. Siamo tutti un prodotto delle generazioni che ci precedono e dell’ambiente che ci sta attorno, ha affermato Harris, un ragionamento che potrebbe sembrare strano, ma che incita a una riflessione più ampia sulle connessioni umane. Fino ad aprile scorso, le parole della politica non avevano riscosso grande attenzione mediatica, ma poi sono state riprese dai content creator hopecore diventando inizialmente un fenomeno virale solo su TikTok. I remix, gli edit e i commenti sui social hanno trasformato una riflessione filosofica in un movimento, dando nuova visibilità a Harris e alla sua visione passionale della vita. Con il successivo annuncio del ritiro di Biden dalla corsa presidenziale, la figura di Kamala Harris è emersa come potenziale simbolo di cambiamento per il Partito Democratico. La visibilità ottenuta sui social ha contribuito a consolidare il “Project Coconut”, una campagna ormai virale che ha l'obiettivo di promuovere Harris come candidata democratica e, possibilmente, come futuro Presidente degli Stati Uniti d’America.

Nonostante l’entusiasmo crescente per Harris e il sostegno che ha ricevuto da figure politiche influenti come Biden e i coniugi Clinton, le linee guida per la selezione del nuovo candidato del Partito Democratico non sono ancora state definite in modo ufficiale. L'ex Presidente Obama ha richiesto un processo aperto alla prossima Convention Nazionale del Partito, prevista per agosto, ma negli Stati Uniti la scheda elettorale va richiesta mesi prima del voto, dato che è possibile sia esercitare il proprio diritto da casa che in loco. Per queste elezioni, la scadenza per richiederla in stati chiave come Ohio e Virginia coincide con le date della Convention, per questa ragione il Partito Democratico molto probabilmente vorrà avere un candidato prima di queste date così da poter convincere gli elettori al voto. 

Sebbene Harris abbia buone probabilità di diventare la prescelta, resta da chiedersi se possa davvero vincere. Un punto a suo favore è il voto giovanile: molti elettori della Gen Z e Millennial avevano inizialmente espresso la volontà di astenersi o votare indipendente piuttosto che scegliere tra Trump e Biden, considerando l’età avanzata di entrambi. Nelle scorse elezioni, il punto chiave della vittoria di Biden non è stata la sua campagna elettorale e i suoi ideali, ma semplicemente la considerazione dalla maggior parte del pubblico come «minore dei due mali». Una nozione che purtroppo, dopo i suoi quattro anni alla Casa Bianca, non riusciva più a reggere, considerando il forte seguito - che talvolta ricorda una setta religiosa - di Trump, adesso più forte di prima dopo il recente attentato. Allo stesso tempo, la possibile candidatura di Harris ha portato a un boom di donazioni al Partito Democratico, che nelle prime 24 ore dopo l’arrivo della notizia hanno raggiunto gli 81 milioni di dollari. In stati storicamente repubblicani o indecisi, come la Florida e il Minnesota, la Gen Z ha dimostrato un entusiasmo crescente verso la campagna elettorale di Harris. L’organizzazione grassroots Gen Z For Change che conta 1.8M di follower su TikTok ha appoggiato ufficialmente la Vice Presidente, cosa che non era successa con la campagna di rielezione del Presidente Biden. Se eletta, Kamala Harris sarebbe anche la prima candidata donna di colore con radici indiane e afroamericane nella storia degli Stati Uniti. Tutto starà nel fornire il “contesto” giusto per gli elettori: neanche chi riesce a finire nello Studio Ovale è esattamente una persona caduta, per restare in tema, da un albero di cocco.