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Parigi sotto Olimpiadi diventa invivibile per abitanti e lavoratori

Tra spazi barricati, scioperi e trasporti complicati, le olimpiadi rendono la vita impossibile ai parigini

Parigi sotto Olimpiadi diventa invivibile per abitanti e lavoratori Tra spazi barricati, scioperi e trasporti complicati, le olimpiadi rendono la vita impossibile ai parigini

Per chi abita o visiterà Parigi durante le prossime settimane sarà molto complicato vivere a pieno la città. Questo per via dei Giochi Olimpici che inizieranno ufficialmente venerdì 26, anche se le restrizioni previste per l'occasione sono già attive da giorni. Diverse gare olimpiche si terranno in alcuni dei luoghi più iconici della capitale francese: sotto la Torre Eiffel, ad esempio, si potranno vedere le partite di beach volley, al Grand Palais ci sarà la scherma, all'Hôtel des Invalides  il tiro con l'arco, mentre a Place de la Concorde lo skateboard. I Giochi Olimpici, dato che sono uno degli eventi più seguiti al mondo, saranno da un lato un'occasione di visibilità molto importante per la città, ma dall'altro creeranno molti problemi alla quotidianità dei parigini e dei turisti. Durante il periodo dei Giochi Olimpici, si stima che circa 800.000 persone al giorno arriveranno nella capitale francese, rendendo gli spostamenti più difficili. Pertanto, molte aziende parigine hanno deciso di chiudere o di richiedere ai propri dipendenti di lavorare a distanza, almeno per la durata dei Giochi Olimpici, che si concluderanno domenica 11 agosto. Tra rallentamenti, spazi pubblici barricati e numerosi scioperi già in programma, ecco cosa attende i parigini nelle prossime settimane.

Cerimonia di apertura e complicazioni

La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi non si svolgerà in uno stadio, come nelle edizioni precedenti: quest'anno, gli atleti sfileranno a bordo di barche sulla Senna, il fiume che attraversa la capitale francese. L'evento di apertura dei Giochi Olimpici sarà quindi decisamente spettacolare e pittoresco, ma allo stesso tempo complicato da realizzare senza intoppi, sia dal punto di vista logistico che della sicurezza. Durante la cerimonia di apertura, circa 100.000 spettatori che hanno acquistato il biglietto assisteranno alla cerimonia dalle tribune installate sulle rive basse della Senna, mentre più di 200.000 persone guarderanno gratuitamente la sfilata dalle rive alte. La parte più complicata, a quanto pare, sarà quindi gestire gli spostamenti di più di 300.000 persone in uno spazio molto vasto e disperso, durante un evento che sarà seguito in diretta da più di 1,5 miliardi di persone nel mondo. Per motivi di sicurezza, il signor Macron non aveva escluso, qualche mese fa, di spostare la cerimonia allo Stade de France, ma è stato infine deciso di mantenere il piano iniziale. I potenziali pericoli potrebbero infatti essere numerosi: solo per questa cerimonia, sono attesi più di 40.000 agenti di sicurezza e alcuni residenti si sono lamentati del fatto che sembra esserci più poliziotti che turisti nei dintorni.

Secondo The Guardian, anche i professionisti del turismo parigino non sono molto entusiasti riguardo ai Giochi Olimpici: si teme che “i visitatori francesi e stranieri eviteranno la capitale prima e durante i Giochi a causa del costo e della folla, e che i 15 milioni di visitatori previsti per i Giochi Olimpici e Paralimpici non compenseranno completamente le perdite. Con l'avvicinarsi della cerimonia di apertura, l'accesso all'intera area situata nei pressi del percorso della sfilata, che partirà dal Pont d'Austerlitz e arriverà sotto la Torre Eiffel, è stato inoltre ristretto: residenti, lavoratori e turisti dovranno richiedere un QR code in anticipo per poter accedere all'area. Le strade interessate dalla cerimonia di apertura saranno poi chiuse a tutti i mezzi di trasporto. A rendere la situazione più complessa di quanto già non sia sono i vari scioperi già annunciati da diversi sindacati.

I diversi scioperi in programma

Il primo, ma non il meno importante, è lo sciopero negli aeroporti di Parigi il giorno della cerimonia di apertura dei Giochi. Il sindacato Force Ouvrière (FO) degli aeroporti di Parigi (ADP), che detiene il monopolio sugli aeroporti della capitale e dei suoi dintorni, ha depositato un preavviso di sciopero per il 26 luglio, giorno dell'inizio delle festività. Una notizia molto negativa vista la quantità di visitatori attesi, ma soprattutto per i parigini che contavano di fuggire dalla città e andare il più lontano possibile da questo folklore che non sembra essere gradito a tutti. Le proteste riguardano rivendicazioni salariali ritenute insufficienti, chiedendo un aumento del bonus previsto in un accordo precedente. A 3 giorni dallo sciopero, non è stata proposta alcuna alternativa o soluzione, il che implicherebbe che molti visitatori saranno costretti a rinunciare alla loro fuga sportiva.

Il secondo riguarda sempre la cerimonia di apertura, ma questa volta sono i ballerini a dare del filo da torcere agli organizzatori dei Giochi. Infatti, il Syndicat Français des Artistes Interprètes (SFA), il più importante nel settore dello spettacolo in Francia, ha firmato l'ordine di sciopero previsto per il 26 luglio, denunciando una “ineguaglianza palese” tra i lavoratori ingaggiati per la cerimonia. Questa minaccia non è la prima e probabilmente non sarà l'ultima; è stata anche presentata una richiesta di sciopero per il 28 agosto, giorno della cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici. Il sindacato dei lavoratori ha chiaramente affermato che non prevede di negoziare con l'organizzazione degli eventi "Panama 24" che produce lo spettacolo, a seguito di numerose discussioni che non hanno portato a un punto d'incontro. Anche i lavoratori della sicurezza avrebbero minacciato di scioperare, a causa delle difficili condizioni di lavoro, come l'impossibilità di andare in vacanza d'estate, e chiedono una compensazione adeguata per il carico di lavoro e le restrizioni rafforzate. Insomma, una lista di annunci poco promettenti che sembra allungarsi giorno dopo giorno, minacciando il buon svolgimento dell'evento per il quale le aspettative sono alte. Resta da vedere come andrà a finire tutto e in che stato finirà Parigi una volta terminate le festività.