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Il mare, a Parigi

Fra poco forse non varrà più il detto "se Parigi avesse il mare sarebbe Bari"

Il mare, a Parigi Fra poco forse non varrà più il detto se Parigi avesse il mare sarebbe Bari

A Parigi, in vista delle Olimpiadi, sono stati investiti un miliardo e mezzo di euro per rendere nuovamente possibile fare il bagno in sicurezza nella Senna, che attraversa la capitale francese e che da circa un secolo non era balneabile. Il progetto farà in modo che il fiume possa ospitare il nuoto di fondo e alcune prove del triathlon dei Giochi olimpici. Nel caso in cui le condizioni della Senna non consentano di gareggiare in sicurezza è comunque presente un piano B, che prevede lo spostamento allo stadio nautico di Vaires-sur-Marne, che è poco fuori Parigi. L’idea, poi, sarebbe di aprire al pubblico – a partire dalla prossima estate – alcuni punti del fiume e dare la possibilità a tutti di farci bagno. A inizio luglio le analisi hanno stabilito che l’inquinamento è sceso per la prima volta sotto il limite ritenuto pericoloso per la salute, e l’acqua della Senna sarebbe quindi al momento batteriologicamente “pulita”. Negli anni Sessanta, invece, il fiume era stato dichiarato “morto” a livello biologico. In passato, infatti, erano stati rilevati livelli eccessivamente alti di “Escherichia coli”, un batterio che può causare infezioni di diversi tipi, soprattutto intestinali. Tra le altre cose, per far tornare balneabile la Senna è stato rinnovato il sistema fognario di Parigi, in modo che le acque reflue quando piove non vengano scaricate nel fiume. Anche le barche ormeggiate sulle rive della Senna sono state collegate alle fognature della città, mentre fino all’anno scorso le house boat, i bar e i ristoranti galleggianti scaricavano le loro acque reflue direttamente nella Senna. Sono poi stati migliorati gli impianti antibatterici attivi nel fiume.

Il nuoto di fondo nella Senna

Il nuoto in acque libere è uno sport che già di per sé presenta una percentuale di rischio e di spirito di adattamento – tra le altre cose consiste nel gareggiare subendo la spinta delle correnti, che a volte sono anche molto forti: la preparazione muscolare perciò dev’essere maggiore rispetto al nuoto tradizionale. Già in passato è capitato che si gareggiasse in acque sporche e inquinate, e che gli sportivi finissero in ospedale per via di un’intossicazione; anche per questo alcuni nuotatori bevono un bicchiere di qualche superalcolico alla fine delle gare, quasi per “ripulirsi”. Di recente, per dimostrare che la Senna non è più inquinata ed è adatta a ospitare i Giochi Olimpici, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo si è fatta riprendere mentre nuota e fa il bagno nel fiume. Anche Macron aveva detto che si sarebbe tuffato nella Senna, sempre nell’ottica di fare un’azione dimostrativa, ma finora non ha mantenuto la sua promessa. Tra i vari commentatori, quasi tutti sono d’accordo che gareggiare in un fiume in cui legalmente non si può entrare da un secolo, la Senna per l’appunto, sarebbe una vetrina molto importante per il nuoto di fondo, grazie a uno scenario di per sé unico.

@ladypyjamas6

Her predecessor, Jacques Chirac, had also talked about swimming in the Seine post clean-up, but eventually refrained from it due its high pollution levels.

Nikki Haley Ask a Woman - user81330561673

In cosa consiste il progetto “Paris-Plage”

Il piano dell’amministrazione parigina di rendere balneabile la Senna per i Giochi Olimpici, e poi a tutti a partire dal prossimo anno, rientra nel progetto chiamato “Paris-Plage” (“Parigi-Spiaggia”), attraverso cui da oltre vent’anni le rive del fiume in estate vengono attrezzate come fossero delle spiagge. Consentire alle persone di fare il bagno, perciò, rappresenterebbe la chiusura del cerchio per questa iniziativa. Ma non sarà facile convincere le persone che la Senna sia davvero pulita e sicura. Oltre a continuare a ripulire il fiume e a controllare la qualità dell’acqua, saranno previsti interventi per ridurre l’inquinamento visibile, come i rifiuti in plastica. Poco tempo fa si era parlato anche di un’altra possibile pericolo per i futuri bagnanti, causato da vari pesticidi finiti negli anni nella Senna, ma l’amministrazione comunale ha garantito che i rispettivi livelli sono nella norma. Resta il fatto che, in caso di maltempo probabilmente sarà vietata la balneazione per le successive 48 ore, così come accade in alcune spiagge al mare: nei giorni di forte pioggia, infatti, la Senna tenderà a essere più inquinata, dato che che i sistemi di scolo della città – per quanto rinnovati – verranno maggiormente sollecitati.