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I rischi del Prime Day per i lavoratori Amazon

Se per i clienti gli Amazon Prime Days sono un sogno, per i lavoratori è come vivere un incubo che porta a danni irreversibili

I rischi del Prime Day per i lavoratori Amazon Se per i clienti gli Amazon Prime Days sono un sogno, per i lavoratori è come vivere un incubo che porta a danni irreversibili

Il grande evento del Prime Day si è appena concluso, reclamizzato quest’anno con una campagna pubblicitaria con Megan Thee Stallion e copertura giornalistica nelle più importanti testate: da Vogue a Fobes ogni magazine ha curato meticolosamente liste sulle offerte migliori per i propri lettori. Nato nel 2015 per celebrare il ventesimo anniversario di Amazon, questo evento di metà luglio offre folli sconti sulla piattaforma. Inizialmente pensato per premiare i membri del programma Prime, secondo il vice presidente di Amazon Prime Jamil Ghani, questa tradizione ha ora assunto dimensioni enormi, portando a un aumento del sovra consumo in un periodo tradizionalmente non dedicato allo shopping, a differenza delle festività natalizie. Per i consumatori è un sogno che si avvera: acquistare il televisore tanto desiderato a prezzi ridotti, o finalmente ottenere i prodotti di skincare coreani tanto pubblicizzati dagli influencer su TikTok, con consegna garantita entro massimo due giorni. Tuttavia, dal lato logistico, la realtà è ben diversa. Il 15 luglio scorso, il Senato americano ha pubblicato un rapporto critico sulla piattaforma di Jeff Bezos: quasi uno su due lavoratori nei depositi di Amazon hanno subito danni e lesioni a causa della quasi inesistente sicurezza sul lavoro.

@pdsbiz Nearly Half of All Amazon Workers Are Hurt on the Job. Happy Prime Day! #amazon #Money #Prime #businesstiktok original sound - PDS Business

Un'indagine in corso, guidata dal Senatore indipendente Bernie Sanders, ha rivelato una realtà preoccupante riguardo alla sicurezza sul lavoro nei magazzini. I dati mostrano che l'anno scorso, su 100 lavoratori, 45 hanno subito danni e lesioni. Nonostante i ricavi dei Prime Days continuino a crescere, raggiungendo 12,7 miliardi di dollari in vendite nel 2023, e previsioni per il 2024 sui 14 miliardi di dollari, la ricaduta che questa valanga di ordini ha sulla sicurezza è terribile. La questione non è recente, dato che anche negli anni passati vari report hanno segnalato lo stesso problema. Nel 2023, era stato indicato che il tasso di lesioni nei magazzini di Amazon quasi doppio rispetto alla media americana, con un indice di 7,7 incidenti su 100 lavoratori rispetto al 4,4 nazionale. La consegna iper-veloce, che in Italia avviene in uno o due giorni, e in alcuni luoghi negli Stati Uniti anche nello stesso giorno, costringe i lavoratori a restare nei magazzini per ore in condizioni precarie, spesso ignorando le linee guida sulla sicurezza in condizioni disumane. Secondo il rapporto del Senato statunitense, alcuni lavoratori hanno riferito che durante i picchi di lavoro dovevano gestire il doppio della capacità normale del magazzino, che di solito è di 60.000 pacchi. Tra gli incidenti più comuni ci sono gli intasamenti dei nastri trasportatori, che possono causare il cadere di pacchi fino a 22 chili sui lavoratori. Nonostante le lesioni, i lavoratori ricevono solo un primo soccorso nelle infermerie in loco e spesso vengono costretti a tornare al lavoro, anche in turni di 12 ore durante i Prime Days e le festività.

@drharrisonjones4 #greenscreensticker #berniesanders original sound - Dr. Harrison Jones, IV

Negli anni ci sono stati diversi casi di morte nei magazzini di Amazon, inclusa quella recente di un giovane di 20 anni nello stato dell'Indiana. In risposta, l'azienda di Jeff Bezos ha ricevuto solo una multa di settemila dollari. Il 15 luglio scorso, alla vigilia dell'evento di quest'anno, decine di lavoratori e ex dipendenti hanno protestato fuori dagli uffici di Amazon a New York. Lo slogan "same day delivery, lifetime of injuries" ("consegna in giornata, lesioni a vita") ha raccolto molta attenzione, con partecipanti che hanno condiviso storie di licenziamenti per aver parlato pubblicamente delle loro condizioni di lavoro, o di disabilità conseguenti agli incidenti nei magazzini.

Nonostante le criticità, i Prime Days hanno ricevuto quest'anno un successo senza precedenti: l'hashtag #PrimeDay2024 conta quasi 23.000 video su TikTok e ha ricevuto il supporto di numerosi influencer e celebrità, tra cui Paris Hilton. Un’ode al sovraconsumo piazzata all’epicentro della stagione dei saldi, dove la semplice premessa della consegna gratuita - che viene pagata dai poveri lavoratori - e di prezzi stracciatissimi riesce a creare un ricavato di dimensioni spropositate. Tuttavia, come dimostrato dal video dello user @semyajnotsemaj, molti di questi surreali sconti non sono altro che inganni creati dal fenomeno del price gouging. Come si può notare nel video, il prezzo viene aumentato poco prima dei saldi così da far credere ai clienti di essere davanti ad affari impossibili. Una vera e propria tradizione, che è quasi riuscita ad eclissare il Black Friday, basata su illusioni e sfruttamenti tutta firmata Jeff Bezos.