Come è andato il festival "Les Rencontres D’Arles"
Uno sguardo al futuro della fotografia con il programma BMW Art Makers
09 Luglio 2024
Settimana scorsa la città di Arles nel sud della Francia è diventata l'epicentro del mondo della fotografia, con oltre 20.000 professionisti e appassionati d'arte riuniti per la settimana inaugurale della 55ª edizione del festival fotografico Les Rencontres D’Arles. Il festival ha presentato quarantuno mostre sparse per la città, accompagnate da eventi, conferenze e performance, animando la città con una variegata rassegna di oltre 196 artisti. Tra i momenti salienti vi sono stati il lavoro personale ma politico della fotografa giapponese Ishiuchi Miyako, che ha vinto il premio Kering Women in Motion, e l'esplorazione approfondita di Cristina De Middel sulle questioni dell'immigrazione negli Stati Uniti, tra numerosi altri talentuosi contributori. Christoph Wiesner, direttore e vice direttore di Les Rencontres d'Arles, ha commentato: “20.000 professionisti e appassionati si sono riuniti ad Arles. Mai prima d'ora le Rencontres d'Arles avevano accolto così tanti visitatori durante la settimana inaugurale; questo è il successo dei fotografi e degli artisti, della fotografia in tutta la sua diversità e molteplicità, rappresentando una società aperta al mondo. È anche la conferma che i festival sono più che mai luoghi dove le persone possono condividere, incontrarsi e conoscersi. Siamo lieti di tutte le iniziative che hanno reso questa settimana inaugurale un successo collettivo. Vogliamo riaffermare i valori del festival, che supporta la creatività, la libertà di espressione, l'alterità, i punti di vista multipli e l'umanesimo.”
Il festival ha anche messo in luce il programma BMW Art Makers, presentando il progetto innovativo The Green Ray del duo vincitore, l'artista Mustapha Azeroual e la curatrice Marjolaine Lévy. Questa mostra immersiva ha esteso la pratica fotografica di Azeroual, concentrandosi su immagini astratte che catturano luce e colore. Le immagini uniche e inedite documentano i colori del cielo all'alba e al tramonto in vari oceani—Artico, Indiano, Pacifico e Mediterraneo—territori che Azeroual non aveva mai esplorato prima.
“Siamo lieti di essere i vincitori del programma BMW Art Makers, sia perché è un progetto che combina le nostre riflessioni condivise sull'astrazione narrativa sia perché è anche una mostra basata su una stretta collaborazione tra artista e curatore, cosa piuttosto rara, dalla scrittura del progetto alla sua realizzazione. Infine, il programma BMW ART MAKERS, con il suo focus su questioni ambientali e sociali contemporanee, è il contesto ideale per noi per portare a termine con successo il nostro progetto 'The Green Ray', un'installazione saldamente radicata nelle questioni del nostro tempo e che offre al pubblico un'esperienza immersiva unica,” hanno dichiarato Azeroual e Lévy.
The Green Ray si allinea con la strategia ambientale del Gruppo BMW, che mira a ridurre l'impatto delle sue attività. Delegando la fotografia a comunità di marinai per limitare i viaggi, collaborando con i designer del Gruppo BMW su mobili riciclabili e creando strutture scenografiche riutilizzabili in future esposizioni, il progetto incarna innovazione e impegno. Questa installazione, insieme a molto altro, può essere vista a Les Rencontres d’Arles fino al 29 settembre.