Che cos’è il reality shifting?
Il nuovo passatempo della Gen Z è visitare altre dimensioni
08 Luglio 2024
Come quando al cinema guardiamo un film che ci piace così tanto che, all’uscita, ci sembra di aver vissuto una realtà diversa, la pratica del reality shifting (letteralmente, "spostamento di realtà") permette agli individui di viaggiare con la mente e di accedere ad altri mondi. Non si tratta di un sogno a occhi aperti, come scrive lo psicologo Mark Travers su Forbes, ma di provocare uno stato di autoipnosi attraverso «la meditazione, la visualizzazione, la scrittura e la concentrazione». Nonostante il trend abbia preso piede a partire dal fandom di Harry Potter, e più in particolare da un piccolo gruppo di persone (cresciuto in brevissimo tempo) che hanno utilizzato questa pratica per vivere al fianco dei loro personaggi fantastici preferiti, il reality shifting sta attirando l’attenzione della Gen Z e dei social media. In linea con la passione che gli adolescenti d’oggi hanno per le esperienze di evasione, il reality shifting come anche le meditazioni di quantum leaping (salto quantico) si propongono come antidoto a un sentimento che accomuna tutte le generazioni cresciute durante momenti storici intensi: trovare una risposta al male che si ha di fronte guardando altrove, il più lontano possibile.
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Fin dall’inizio della pandemia Covid19, piattaforme come TikTok, YouTube, Wattpad e Reddit sono state invase da tutorial e audio guide che illustrano come immergersi in un mondo lontano da quello reale, come trovare maggiore connessione con il proprio io. I contenuti riguardanti il reality shifting raccolgono tutt’ora centinaia di migliaia di visualizzazioni, e su TikTok l’hashtag dedicato ha racimolato oltre 420mila post. Su Forbes, Travers scrive che le modalità di “spostamento di realtà” sono due: il metodo Alice nel Paese delle Meraviglie, secondo il quale occorre immaginare di cadere dentro a un altro mondo, e quello Ascensore, in cui invece bisogna visualizzare di ascendere al piano in cui si trova la realtà desiderata. Mentre Travers si riferisce al reality shifting come un passatempo, su Dazed Günseli Yalcinkaya ne esplora gli angoli più oscuri. «Esistono persone che affermano di aver trascorso anni, persino decenni, nella loro realtà desiderata solo per risvegliarsi di nuovo alle loro vite noiose», segnala Yalcinkaya, aggiungendo che alcuni individui erano così convinti di voler abbandonare il mondo come lo conosciamo che hanno compiuto l’atto estremo, riconosciuto però nella community di reality shifter come “respawning”, una sorta di reset permanente che implica la separazione dal proprio corpo terrestre. «Alcune persone considerano il respawn come una "reincarnazione forzata”», cita il sito Amino in un post dedicato.
Non sorprende che la Gen Z si sia appassionata di meditazione e di pratiche come il reality shifting e il quantum leaping, anzi sarebbe strano il contrario: è una delle generazioni più tristi di sempre, rassegnata a convivere con un telefono iperconnesso ma anche con uno schiacciante senso di impotenza di fronte alle scene di violenza che lo stesso dispositivo documenta 24/7. Se negli anni ’60 e ’70 i giovani cercavano risposta e rifugio dalle ingiustizie del tempo con lo spiritualismo new age e l’assunzione di stupefacenti - allora appena sdoganati - come l’LSD, la Gen Z trova sollievo tramite funghi allucinogeni e meditazioni come il reality shifting. Non tanto tempo fa, c’è stato anche un periodo in cui le For You Page di TikTok di chiunque avesse un vago interesse per l'esoterico erano invase da letture di tarocchi in remoto, tanto da trasformarsi in meme, e un altro in cui alcuni utenti documentavano dei “glitch nel matrix”, raccontando di aver trovato doppi fermacapelli, unghie, cuffiette e altro in coppia.
Prendendo ispirazione dalle parole di guru spirituali come Ram Dass, o da creativi come il producer pluripremiato Rick Rubin (famoso per il suo approccio spirituale all'atto creativo, autore di The Creative Act: A Way of Being), la Gen Z si è appassionata a una visione mistica della vita, proprio come negli anni di Woodstock e del concerto dei Beatles sul tetto degli Apple Studio di Londra. Il reality shifting e la meditazione sono innocui, se vengono utilizzati come strumento per la crescita, (reale), per prendere in mano le redini della nostra (vera) vita, ma se raggiungere il proprio potenziale significa ferire le persone che abbiamo affianco, isolarsi, o addirittura farsi del male, potrebbe non valerne la pena. Per viaggiare con la fantasia, in questa vita, ci saranno sempre i film, i libri, e video clip come quello di Lucy In the Sky With Diamonds. Che, diciamocelo, male non sono.