L'Antitrust chiude ufficialmente il caso Ferragni
Cosa ci dice il comunicato stampa pubblicato via Instagram
05 Luglio 2024
Chiara Ferragni sembra aver appena trovato un lieto fine alla storia del Pandorogate e Uova di Pasqua. Questa mattina, l'influencer che lo scorso dicembre è finita sotto accusa per "pratica commerciale scorretta", indagata dall'Antitrust prime per una collaborazione a scopo di beneficienza con Balocco, poi con Dolci Preziosi, ha pubblicato nelle storie di Instagram un link a un nuovo comunicato stampa. Il titolo, COMUNICAZIONE AI CLIENTI, il contenuto, che a patto di chiudere il caso, TBS Crew Srl e Fenice Srl verseranno 1.200.000 euro in donazione a "I Bambini delle Fate", no profit coinvolta nella collaborazione da cui è iniziato tutto. L'Antitrust si è detto soddisfatto degli impegni che le due società prenderanno a partire da adesso, poiché dimostrano la volontà di entrambe le parti di tutelare i consumatori. Gli impegni presi da Ferragni rappresentano un passo in avanti per il mondo dell'influencer marketing, continua il comunicato, e serviranno «per individuare un "modello di comportamento" che possa fungere da benchmark per l’intero settore». Da adesso in poi, sia l'azienda proprietaria di Dolci Preziosi che la società di Ferragni presteranno maggiore attenzione alla loro attività di comunicazione, e separeranno nettamente le operazioni commerciali da quelle benefiche; in più, verranno istituite autoregolamentazioni interne ispirate all'evento, «munite di presidi che ne garantiscano l’enforcement e accompagnate dall’organizzazione di training periodici a beneficio dei dipendenti».
L'udienza per il ricorso che Chiara Ferragni ha proposto sul caso Balocco si sarebbe dovuta tenere il 17 luglio, ma oggi, secondo quanto riportato dal Messaggero, i legali dell'influencer depositeranno la rinuncia e accetteranno la sanzione di circa un milione di euro per pubblicità ingannevole. Anche questa scelta rientra nel piano di accordi tra l'Antitrust e l'influencer, un progetto, come dimostra ciò che viene descritto nel comunicato, una lezione non solo per tutti i content creator, ma per l'intero settore del social media marketing. In concomitanza a questi recenti sviluppi sui casi legali che coinvolgono la fondatrice di The Blonde Salad, solo due giorni fa l'influencer ha chiuso ufficialmente la boutique del brand di Milano, in via Capelli, il primo store fisico della sua azienda di abbigliamento e di accessori.