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Perché prendiamo in giro le celebrity che viaggiano in economy?

Quando il pubblico di Internet non è in grado di decidersi

Perché prendiamo in giro le celebrity che viaggiano in economy? Quando il pubblico di Internet non è in grado di decidersi

Nel corso delle ultime settimane diverse celebrità sono state fotografate durante voli di linea commerciali, sedute in mezzo ai comuni mortali, in certi casi addirittura nel pieno di un pisolino. Il primo recentissimo caso è stato quello di Kanye West e Bianca Censori che, circa a metà giugno, sono stati filmati da un tale di nome Brandon Doggett, che ha erroneamente scritto che i due stessero volando in economy. Come si può vedere dallo stesso video, e come ha confermato più tardi una hostess dello stesso volo, i due in realtà volavano in business class (non che il concetto cambi troppo). Che ci faceva Kanye West, in un outfit che pareva uscito dagli street style della fashion week, seduto in mezzo alle persone comuni? La scorsa settimana qualcosa di simile è toccato a Jennifer Lopez, fotografata mentre prendeva un volo da Napoli a Parigi, derisa prima e poi difesa di Internet per una scelta a tutti gli effetti responsabile. Domenica infine è stata la volta di Rafael Nadal, fotografato su volo breve da Mallorca a Barcellona e postato in un tweet che ha raggiunto i 2,5 milioni di views, ma questa volta con utenti che hanno ricordato della notoria frugalità del campione di tennis, della bontà della sua scelta ma anche del fatto che quel volo dura forse una trentina di minuti. Non di meno, vedendo i soliti goliardi fotografare e deridere pubblicamente queste celebrità, si capisce perché così spesso queste ultime preferiscano i voli privati. Ma perché questi post ci attirano tanto?

@brandon.doggett was not expecting to see kanye when i walked out of the bathroom to say the lease #fyp #fypシ゚viral #kanyewest #biancacensori sad SpongeBob music - michael

Un interessante spunto di lettura della situazione è quello del risentimento finanziario: la gioia sadica di quando si vede un privilegiato abbassarsi a fare qualcosa di comune. Quando fu il caso di Kanye diverse testate avevano subito buttato tutto sui soldi. «After losing billionaire status» è il preambolo più frequente per sottolineare questo percepito avvilimento anche se Kanye non solo si è presentato in aeroporto con bodyguard e staff ma è famoso per aver usato voli commerciali in passato. Quando invece la notizia riguardava Jennifer Lopez (la quale tra l’altro non era semplicemente entrata in aereo ma aveva prenotato tre posti con un bodyguard che occupava quello sul corridoio) TMZ si è lanciata all’attacco dicendo che la star stava provando a «sembrare più terra terra nel mezzo dei problemi matrimoniali con Ben Affleck» mentre The Cut ha dichiarato «recession alert». Anche qui c’è dello sciacallaggio dato che Jennifer Lopez non attraversando un periodo lavorativamente felice, tra i revisionisti storici che la accusano di aver “rubato” gli storici successi discografici, il suo tour cancellato per i pochi biglietti venduti, i suoi film su Prime e Netflix che non ottengono il successo sperato; e la decisione di volare in compagnia delle persone ordinarie viene, nel caso migliore, vista come un tentativo di accattivarsi il favore del pubblico (come le superstar che ogni tanto si mettono a fare le cassiere per due ore) e nel caso peggiore come l’indice di una imminente rovina economica. 

Un commento frequente in questi casi è quello di chi dice che, avendo i soldi, non volerebbe mai normalmente: come a dire che lo stesso privilegio che si rimprovera ad altri apparirebbe meno sbagliato se fosse anche nostro. Quello dell'ambientalismo e dello spreco per molti è solo una scusa ipocrita per manifestare non riprovazione, ma invidia: il personaggio viene criticato perchè non siamo noi al suo posto, ma se lui è al nostro posto viene deriso. Un caso da manuale di self-loathing. Del resto l’intero Internet non è tappezzato da meme su Taylor Swift che prende aerei anche per evitare quaranta minuti d’auto? E non è parsa una cosa odiosa quando Kim Kardashian è volata a Parigi per mangiare la cheesecake dell’Hotel Costes? Non c’è forse un ragazzo americano, tale Jack Sweeney, che traccia i voli privati di Elon Musk guadagnandosi anche una pagina di Wikipedia per i propri sforzi? Per non parlare delle sorelle Jenner e del Celebrity Private Jet Tracker che offre dettagli sugli spostamenti di quasi chiunque, da Donald Trump a Beyoncè? E un criminale e villain culturale come Jeffrey Epstein non è riconosciuto come tale anche grazie alle sue ricchezze, alle sue isole e jet privati? Tanto che il documento top secret più caldo dei nostri giorni è proprio la lista dei passeggeri che hanno preso il volo privato per recarsi sulla sua famigerata isola, quasi un documento che può rivelarci la vera natura di questi personaggi che invadono ogni attimo delle nostre vite, che divorano la nostra attenzione. 

La verità è probabilmente che siamo arrivati a percepire le celebrity come abitanti di un mondo a sé stante, una topografia dei ricchi (pensate alla triade losangelina di Erewhon, Sushi Park e Forma Pilates) sovrapposta a quella del nostro mondo e che non può comunicare con esso, un palcoscenico la cui quarta parete non va mai infranta. Il prezzo di questo privilegio è la pubblica esposizione al ludibrio, ma se teniamo così tanto a queste persone è per l'illusione  di avere un rapporto con loro, per l'errata percezione che siano una maggioranza: il costante spettacolo della ricchezza altrui, dei privilegi goduti in un mondo che invece sembra sempre più angosciante e distopico non può che causare un interesse e un desiderio di rivalsa ugualmente morbosi. Il problema sta nel fatto che nel vortice dei repost e dei reel perdiamo di vista l'idea che quella scena ripresa dalla telecamera non è di un set ma viene dalla vita vera, questa gente non è fatta di pixel su uno schermo ma di carne e ossa e dietro i costumi di scena, le comparsate in fashion week e le listening experience anche Kanye può apparire smarrito all'ingresso dei gate e sbracarsi dormendo su un aereo - ed è questa normalità che non riusciamo a perdonargli. Come si permettono queste celebrity, dopo averci venduto il sogno, a essere proprio come noi?