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Il grande ritorno della Nintendo DS

La rivincita di un videogioco y2K che era sparito dalla circolazione

Il grande ritorno della Nintendo DS La rivincita di un videogioco y2K che era sparito dalla circolazione

Nintendogs, Mario Kart, Pokemon, Zelda, MySims, Animal Crossing: solo nominare i giochi della DS di qualche anno fa riporta alla mente ogni dettaglio della nostra infanzia, dalla sigla alle partite più affiatate - che ci lasciavano con i polpastrelli segnati dai tasti rotondi della console. Sarà per merito della nostalgia che negli ultimi mesi le ricerche Google per la Nintendo DS sono aumentate dell’83% negli ultimi due mesi (rispetto alla media dei mesi precedenti). Più specificatamente per merito di Delta, l’emulatore per Android e iOS che riporta le ROM dei sistemi di gioco più famosi della marca di videogiochi giapponese - come la DS, tramite Delta è possibile scaricare anche il Game Boy Color e il Game Boy Advance. Un po’ sulla stessa frequenza del trend dei dumb phone, che riporta su un vecchio telefono anni 2000 le piattaforme di streaming musicale per rimpiazzare gli smartphone senza dover rinunciare alla musica, la tendenza di riprendere in mano vecchi apparecchi tecnologici per estetica, per malinconia o per bisogno di disconnettersi è sempre più marcata. Così tanto, che anche Central Cee si è portato dietro una console DS - sorprendentemente bianca - allo show di Louis Vuitton Men di ieri sera. E l’ha tirata fuori mentre aspettava che arrivassero tutti gli ospiti, ci ha giocato assieme alla collega Sabrina Carpenter per un po' di svago prima dello show. 

La storia della DS, dal 2004 al 2020 

Sono passati vent’anni esatti dal lancio della Nintendo DS sul mercato internazionale, nominata secondo l’acronimo di "Developers' System" o "Dual Screen”. La console portatile è stata un successo immediato grazie a caratteristiche che l’hanno unica nel suo genere, tra cui il doppio schermo interattivo e la possibilità di connettersi ad altri dispositivi tramite Wi-Fi. Al tempo, il principale competitor della DS era la PSP -  PlayStation Portable di Sony - ma ad oggi l’unica altra console portatile in grado di fronteggiare la popolarità del doppio schermo Nintendo sembra essere la Switch, della stessa compagnia, lanciata nel 2017. Agli inizi degli anni 2000, la DS era riuscita a sostituire in un batter d’occhio il Game Boy, dispositivo di punta dell’azienda negli anni ’90, poiché presentava un ingresso compatibile con i videogiochi della vecchia console. Negli anni, la DS ha conosciuto diversi successori, tra cui la versione Lite nel 2006, dalla struttura più sottile rispetto all’originaria e disponibile in più colori, e la Nintendo 3DS nel 2011, capace di visualizzare immagini tridimensionalmente senza l’uso di accessori aggiuntivi. In quanto uno dei primi dispositivi touchscreen e senza fili accessibili a un vasto pubblico - la prima console è stata messa in vendita in Europa a 149 euro - la DS è stata un’apripista per tutti i dispositivi smart, tra cui anche gli iPhone. Con il lancio della DS, ancor di più con la DS Lite rosa, e con giochi inclusivi e meno violenti, Nintendo ha ampliato la community di gamer donna in tutto il mondo: secondo un articolo del 2006 di PocketGamer, il 44% delle 20 milioni di DS e DS Lite distribuite in tutto il mondo sono stati vendute a donne. La carriera della console è stata interrotta nel 2020, tre anni dopo il lancio della Switch, quando Nintendo ha tolto dalla produzione di tutte le DS, rendendo anche l’intera linea inaccessibile per l’acquisto. 

Perché ci piace ancora la DS? 

Post di @rileytestut
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Chiedersi perché ci piace ancora la DS è un po’ come chiedersi perché ci commuoviamo quando pensiamo a specifici momenti della nostra infanzia. A parte la nostalgia, che sicuramente ha un ruolo portante nel grande ritorno della DS nella pop culture, ciò che rende il dispositivo attraente anche agli occhi delle generazioni che non l’hanno potuto scoprire nei suoi anni d’oro è ancora una volta la possibilità di disconnettersi senza dover per forza abbandonare le tecnologie contemporanee. Durante una passeggiata su Nintendogs o una partita di Mario Kart, ritroviamo per un attimo la stessa spensieratezza di quando eravamo bambini, e al contempo sentiamo un senso di controllo su uno strumento digitale di cui sentivamo la mancanza, lontano dall’assillo dei social media, dalle pubblicità e dagli influencer. La Nintendo si è già accorta del ritrovato interesse per la console tra i consumatori, e nel marzo del 2023 ha rilanciato il dispositivo sul mercato. Dopo le immagini di Central Cee che impugna una DS Lite allo show di Louis Vuitton, ormai è stata sdoganata anche tra gli A-lister. Tutto quello che resta, ora, è scegliere se scaricarla sul telefono o se tornare alle origini e andare a cercare la DS originale in soffitta.