Il nuovo feticcio dei brand italiani è aprire un cocktail bar
Un altro modo per comunicare la propria identity
16 Giugno 2024
Negli ultimi anni i bar specializzati, così come le vinerie, sono stati riscoperti dalle grandi città. I locali di ritrovo per le community di creativi hanno così avuto la loro rivincita, diventando non solo spazi culturali, ma luoghi importanti per la costruzione dell’identità delle singole città. I gestori sono spesso giovani che non sempre hanno un background nella ristorazione - vedi Bar Nico e Bicchierino Bar a Milano, fondati da ex professionisti del campo della moda e della fotografia - per questo l'estetica del posto spesso riflette un'identità artistica ben affermata. Tra Milano e Roma, sono sempre di più i cocktail bar, le vinerie naturali e le coffee bakery che vantano un seguito simile a quello di un brand di moda, forse proprio perché, a parte il menù ricercato, le loro fondamenta possono contare sulla mente di creativi in grado di pensare fuori dagli schemi. Esempi perfetti del connubio arte e cibo sono Section80Bar e Bar Sota, locali che hanno aperto nell'ultimo anno e che, pur differendo in termini di proposte e identità, in entrambi i casi sono nati a partire aziende lontane dal mondo della ristorazione.
Section80Bar nasce da un’idea di Marco Orlando, fondatore di Section80, casa di produzione di Milano specializzata principalmente in video commerciali. L'identità del locale è stata curata dal celebre studio di graphic design La Tigre, mentre il progetto architettonico è firmato da Studio Wok. L’obiettivo di Section80Bar è fornire un luogo d’incontro per la comunità di creativi della città, «dove poter leggere un libro, ascoltare musica, partecipare a proiezioni tematiche e ovviamente bere un cocktail e mangiare qualcosa», ha spiegato lo stesso Orlando a MilanoToday. All’interno del locale è presente un'area dove vengono organizzati dei listening party e delle proiezioni, un piccolo bookshop – realizzato in collaborazione con il team del progetto Edicola 518 di Perugia – e un negozio di dischi, curato insieme allo store e label berlinese Sound Metaphors. Se l'idea di una casa di produzione video che lancia una realtà di questo tipo sembra fuori dal normale, il fenomeno si inserisce in un trend più ampio, in cui il concetto di bar – e tutto quello che si porta dietro – si espande e diventa un’occasione per i singoli marchi di posizionarsi ulteriormente sul mercato, comunicando fra le righe la propria personalità. Dotarsi poi di un luogo fisico dove favorire la socialità consente alle aziende di accogliere ed espandere la propria community.
Il percorso che ha portato alla nascita di Section80Bar è per certi versi simile a quello intrapreso meno di un anno fa, a Roma, dallo store di abbigliamento e design Sota, che per l’appunto ha scelto di lanciare il rispettivo bar. Il locale si sviluppa su un’offerta che cambia durante la giornata – passando da essere una bakery a proporre smash burger, tra le tante cose, oltre a una selezione di vini, cocktail, birre e analcolici ricercati. Occasionalmente, poi, Bar Sota si trasforma in un dining club, organizzando cene-evento in cui ospita chef di rilievo. L’avvio del progetto è stato molto apprezzato della città, indicato dalle riviste di settore come una delle migliori realtà enogastronomiche aperte in Italia nel 2023. In questo caso, l’obiettivo dei fondatori era quello di creare uno spazio «in cui esporre le nostre cose preferite, connesse al design, alla moda, all’arte, e coniugare la nostra passione per il mangiare e bere bene» ha precisato il co-fondatore Filippo Calabresi. Il nome del marchio deriva proprio dall’acronimo di “State Of The Art”. «Il progetto – spiega Calabresi in un'intervista – è partito a febbraio 2022 con l’apertura del primo negozio, il Sota Store», dedicato a «pezzi vintage, sneakers, abbigliamento, ma anche orologi e ceramiche». Successivamente è arrivato il bar, creato per rispondere all’esigenza di «ospitare come a casa artisti e designer in visita» allo store, «dando però vita a un luogo che offra un’esperienza accogliente e inclusiva per tutti i clienti».