Non possiamo fare a meno dei cocktail al caffè?

Negli ultimi anni, soprattutto grazie a TikTok e Instagram, si sono diffusi molti trend riguardo al cibo, provenienti soprattutto dagli Stati Uniti: una delle tendenze che torna ciclicamente, favorita anche dall’arrivo dell’estate, sembra essere quella di abbinare un espresso a varie tipologie di cocktail – analcolici e non. Un esempio è quello che ha preso il nome di “coffee tonic”, anche detto “espresso tonic": una bevanda considerata molto rinfrescante che mescola un caffè con dell'acqua tonica, servita rigorosamente con ghiaccio. In alcuni casi al drink viene aggiunta anche una nota di cannella o di limone. Prima di diventare virale su TikTok e negli USA, il coffee tonic molto probabilmente nacque e si diffuse in Svezia diversi anni fa. Alcuni marchi di acqua tonica, inoltre, giocano anche sulle note agrumate, che permettono di far risaltare ulteriormente il caffè. Non a caso nell’estate 2022, di nuovo grazie ai social network, sembrava essere diventato popolare la pratica di versare una tazzina di espresso nel succo d’arancia, per compensare l'amarezza del caffè senza dover ricorrere al tradizionale latte – meno gradito durante i mesi caldi. Di recente c’è anche chi ha provato a realizzare una kombucha – bevanda sempre più in voga che tradizionalmente si ottiene fermentando degli infusi – a partire proprio dal caffè, mentre lo scorso anno, sempre su TikTok, aveva fatto molto discutere una nuova versione dell’Espresso Martini, cocktail a base di vodka e caffè nato alla fine degli anni Ottanta che però nella nuova versione prevedeva del Parmigiano grattugiato come topping.

Perché siamo fissati con il caffè

Ogni giorno miliardi di persone in tutto il mondo iniziano la loro giornata bevendo caffè. C’è poi chi ripete la cosa in diversi altri momenti della giornata, anche per semplice piacere. Si stima che circa il 90 % della popolazione adulta americana assuma regolarmente caffeina, mentre l’Unione Europea vanta uno dei consumi medi annui pro capite più alti al mondo. Del resto, il caffè è una delle bevande più popolari di sempre, e la caffeina la sostanza psicoattiva più consumata. A farci caso, l’assunzione di caffè è così radicata che la stragrande maggioranza degli individui tende a non rendersi conto dei suoi effetti. In pochi, infatti, la considerano una sostanza stimolante, e in termini clinici il consumo quotidiano di caffè non viene inquadrato come una dipendenza vera e propria. Per meglio dire, l’alterazione che produce la caffeina nelle persone è un’esperienza così comune che è difficile esserne realmente consapevoli. Nell’ampia letteratura scientifica prodotta su questo argomento, la caffeina viene quasi sempre descritta come una sostanza capace di migliorare le prestazioni psicomotorie e cognitive delle persone. Chi da un giorno all’altro smette di bere caffè di solito accusa mal di testa, affaticamento, difficoltà di concentrazione o irritabilità, tra le altre cose.

Gli effetti del caffé sul nostro corpo 

Il primo caffè della giornata ha effetti particolarmente evidenti non tanto per le proprietà della bevanda, quanto per il fatto che interrompe una sensazione di malessere innescata da quella che può essere intesa come una sorta di astinenza dalla caffeina. Non a caso, anche 12 ore dopo l’assunzione per la maggior parte delle persone gli effetti della caffeina sono tendenzialmente ancora presenti. Quando beviamo un caffè, il nostro organismo assorbe rapidamente la caffeina, che finisce in circolo aumentando i livelli di adrenalina e stimolando il sistema nervoso – la reazione è però altamente soggettiva e varia molto a seconda delle persone. Anche per questo è comune assumere più volte al giorno del caffè, spesso diluendolo – soprattutto all’estero. È proprio così che si sono diffusi molti altri modi di bere e valorizzare un espresso, come quelli più creativi che per l’appunto prevedono di miscelarlo con un cocktail.