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Come i piatti del Buon Ricordo sono diventati cool

E hanno conquistato le capitali globali della gastronomia

Come i piatti del Buon Ricordo sono diventati cool E hanno conquistato le capitali globali della gastronomia

I cosiddetti piatti del Buon Ricordo, i tipici piatti in ceramica decorati con l'illustrazione della portata e il nome del ristorante che l’ha servita, vennero introdotti oltre cinquant'anni fa in alcuni ristoranti italiani come iniziativa di marketing. L'idea era semplice: ogni ristorante che aderiva al progetto sceglieva e proponeva una portata tipica della propria regione, e i clienti che la ordinavano ricevevano in omaggio il piatto decorato con l'illustrazione di quanto appena mangiato. Il successo di questa iniziativa negli anni è stato enorme: regione per regione, fece in modo che molti ristoratori riscoprissero e proponessero i piatti della tradizione locale, mentre per i singoli clienti, entusiasmati dall'idea di collezionare queste ceramiche, fu un incentivo per andare a mangiare nei locali che aderivano al progetto. I piatti del Buon Ricordo divennero così prima una testimonianza della ricchezza delle tradizioni culinarie italiane, poi un oggetto di design piuttosto ambito, soprattutto all’estero. Dal 1977, è persino attiva un’associazione di collezionisti di queste ceramiche che conta circa 400 membri tra Europa e Sud America. I ristoranti che ancora oggi offrono i piatti del Buon Ricordo sono oltre 100, 11 dei quali si trovano sparsi per le capitali di tutto il mondo, tra cui a ParigiTokyo New York. Qui, il gestore del locale Terre – che propone portate a base di pasta, insieme a una selezione di vini naturali – ha detto di aver scelto di aderire all’iniziativa perché rappresenta bene la tradizione culinaria italiana; una tradizione, ha aggiunto, che ora è considerata trendy. Il suo piatto del Buon Ricordo raffigura una delle loro specialità, le "Pappardelle al ragù di cinghiale selvatico” – e  mostra per l’appunto un cinghiale sopra a dei nidi di pasta arrotolata; sono poi presenti sia la bandiera italiana che quella statunitense.

 

La storia dei piatti del Buon Ricordo

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L'idea dei piatti del Buon Ricordo fu di Dino Villani, pubblicitario autore anche del concorso di bellezza poi diventato noto come Miss Italia. L’associazione che ancora oggi porta avanti l’iniziativa si chiama Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo. Fondata nel 1964, oltre a promuovere i singoli locali aveva come obiettivo quello di preservare la cultura gastronomica del Paese. «All'epoca in cui furono introdotti i piatti, la cucina tradizionale italiana era per lo più preparata in casa e in gran parte considerata non degna di essere servita nei ristoranti, molti dei quali presentavano invece menù dalle influenze francesi», spiega un articolo del New York Times. I singoli piatti continuano a essere prodotti e dipinti a mano, a Vietri sul Mare, Salerno.

Il “Menù del Buon Ricordo

In passato, i piatti del Buon Ricordo erano legati a una singola portata, mentre oggi vengono dati in omaggio a chi sceglie il “Menù del Buon Ricordo”, una sorta di percorso-degustazione messo a punto da ciascun ristorante convenzionato. Nel ristorante Terre di New York, ad esempio, oltre alle pappardelle al cinghiale della tradizione toscana e umbra vengono proposti il tonno di coniglio (antipasto  tipico piemontese) e la panna cotta all’aceto balsamico, direttamente da Reggio Emilia. «L’idea è quella di creare una sorta di Giro d’Italia [...], dedicato alla scoperta della straordinaria varietà dei territori e della gastronomia della penisola italiana», si legge sul sito dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo, dove si possono trovare tutti i locali che aderiscono all’iniziativa. Ma da dove nasce il ritrovato interesse verso i piatti del Buon Ricordo? Secondo il New York Times, sarebbe da ricondurre in parte alla loro storia particolare, e in parte alla loro identità giocosa. Oggi queste ceramiche trovano spazio nei negozi di design più ricercati, come Maison et Objet a Parigi e ABC Carpet & Home a New York. Più in generale, la loro estetica pop è stata per certi versi riscoperta: il designer italiano Daniel Sensavini, ad esempio, ha recentemente realizzato per il ristorante e stabilimento balneare romagnolo Bagno Harmony un set di piatti che assomigliano proprio ai Buon Ricordo.