Perchè Dubai è finita sott'acqua?
Potrebbe essere colpa del cloud seeding
17 Aprile 2024
Le piogge sono un evento metereologico abbastanza insolito negli Emirati Arabi Uniti, un Paese situato in una regione arida della penisola arabica. Nonostante numerose scariche di pioggia si verificano sporadicamente durante i mesi più freschi dell'inverno, quanto accaduto nelle ultime ore fa certamente notizia: gli Emirati Arabi Uniti sono stati colpiti da intense piogge che hanno causato allagamenti sulle principali vie di Dubai, sommergendo i veicoli e seminando il panico tra la popolazione - certamente non abituata a questo tipo di precipitazioni tropicali, quasi apocalittiche. Nel mentre, il numero delle vittime a causa dei gravi allagamenti nell'Oman (Paese del Medio Oriente che non gode di infrastrutture all'avanguardia come la metropoli di Dubai) è salito a 18, con diverse persone ancora disperse. La pioggia ha iniziato a scendere durante la notte tra il 16 e il 17 aprile allagando i punti cruciali della città e del Paese tutto. Come se i disagi generati dall'inaspettata pioggia non fossero abbastanza, forti raffiche di vento hanno causato la cancellazione di tutti da e verso l'aeroporto internazionale di Dubai, il più trafficato al mondo per i viaggi internazionali - ma soprattutto base operativa della compagnia aerea Emirates. Le immagini e i video che sono stati condivisi dagli utenti (residenti e turisti in quel di Dubai) sono spaventose: i fulmini hanno colpito la cima del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo. Puntuale la corsa ai ripari da parte del Paese, che immediatamente in seguito allo scoppio della tempesta, ha scelto di chiudere le scuole in tutto il Paese; i dipendenti pubblici hanno lavorato esclusivamente in smart working.
@disaster9578 Watch the flood in Dubai today #dubai #flood #uae Thunderstorm (environmental sound)(53155) - Killy
Stando a quanto riportato da Bloomberg, in parte, la brutalità dell'alluvione può essere attribuita alla pratica del cloud seeding, in corso dal 2002: una tecnologia che consiste nel disperdere nel cielo sostanze chimiche capaci di favorire la condensazione e quindi innescare piogge artificiali, fondamentali per la salute di un Paese come gli Emirati Arabi Uniti. La pioggia indotta, che inizialmente era una curiosità da documentare, ora rischia di avere causato gravi conseguenze. Oltre alla chiusura dell'Aeroporto Internazionale di Dubai, le piogge hanno portato a danni agli edifici, strade bloccate, danneggiamenti a varie proprietà private (automobili e abitazioni). Nella sola mattinata di martedì 16 aprile si stima siano caduti oltre 30 millimetri di pioggia, con un totale di 128 mm nel corso dell'intera giornata. Le gravissime condizioni meteorologiche hanno interessato anche Qatar, Bahrain e Arabia Saudita. L'esperto meteorologo Ahmed Habib afferma che il Centro nazionale di meteorologia abbia fatto partire aerei incaricati per il cloud seeding dall'aeroporto di Al Ain sia lunedì 15 che martedì 16 aprile: solamente le indagini delle prossime sapranno stabilire se la situazione disastrosa creatasi lungo la zona desertica sia stata alimentata da un abuso di una tecnologia diventata sempre più in voga negli ultimi anni.