Per Twitch è già arrivata la fine?
La crisi d'identità della piattaforma più amata dai gamer
26 Marzo 2024
Durante la pandemia, la piattaforma basata sulle dirette streaming Twitch era diventata la tv della Generazione Z, ma ora sta cambiando. Il caso di Twitch è interessante per capire come visioni non chiare, alla fine, portano aziende che hanno "inventato un settore" a lottare per rimanere in cima. Twitch nasce nel 2011 e viene acquistata da Amazon nel 2014 per un miliardo di dollari. Tra il 2020 e il 2021 il tempo trascorso sulla piattaforma dagli utenti aumenta del 45%, con una media di oltre 90 minuti per sessione. Arrivano poi le celebrity, le testate giornalistiche e anche le grandi maison della moda, ma a distanza di tre anni Twitch ha perso molti dei suoi creator più seguiti, cambiato CEO, ha cessato le sue attività in Corea del Sud (Paese che non ha eguali nel settore degli eSport) e annunciato grossi tagli del personale, dovuti principalmente ai deludenti risultati finanziari della piattaforma. Lo scorso anno aveva già licenziato 400 dipendenti, dopo che la crescita dei suoi utenti e dei ricavi non aveva soddisfatto le aspettative della dirigenza; l’ultima recente ondata di licenziamenti ha coinvolto il 35% della forza lavoro – ossia circa 500 persone. Secondo molti utenti, l’età dell’oro di Twitch sarebbe finita a causa – tra le altre cose – del successo della piattaforma stessa, che l’avrebbe avvicinata troppo alla sfera mainstream togliendole quella componente sperimentale e avveniristica che l’aveva contraddistinta durante l’emergenza sanitaria.
Quali sono i problemi di Twitch
Twitch è stata spesso accusata di sottovalutare la cosiddetta “esperienza-utente” all’interno della piattaforma – il suo design, in sostanza, è considerato poco immediato e per nulla pratico; l’interfaccia tenderebbe a respingere le persone, più che a coinvolgerle attraverso funzioni specifiche, ma i problemi di Twitch riguardano anche le scelte strategiche. La piattaforma – a differenza di altri grandi player come Netflix e YouTube – continua a puntare esclusivamente sullo streaming senza valorizzare il prodotto generato dalle dirette. Twitch viene anche rimproverata dagli utenti per la sua scarsa moderazione dei contenuti, una critica che nel 2021 ha portato alla diffusione online dell'hashtag #ADayOffTwitch. Le dirette continue, unite a un ambiente a volte tossico, hanno poi reso il problema del burnout molto diffuso e sentito tra i creator dell'app, tanto che diversi streamer hanno lasciato la piattaforma proprio per tutelare la loro salute mentale – come ha fatto ad esempio ilMasseo (1.7 milioni di iscritti) nel 2022. Nello stesso anno, anche a seguito di questa tendenza, il numero di spettatori ha iniziato a calare, così come il monte-ore fruito, che è passato da 24 miliardi a poco più di 21.
Twitch è ancora una piattaforma di videogiochi?
Twitch streamers aren’t therapists.
— DARK (@DarkSalxm) March 24, 2024
Twitch streamers aren’t therapists.
Twitch streamers aren’t therapists.
Twitch streamers aren’t therapists.
Twitch streamers aren’t therapists.
Twitch streamers aren’t therapists.
Twitch streamers aren’t therapists.
Su Twitch sono sempre più popolari i video che non parlano di videogiochi, nonostante la piattaforma sia diventata famosa proprio grazie ai gamer che trasmettevano live (e in alcuni casi a pagamento) le loro sessioni di gioco, oltre che per gli eventi di eSport. Una categoria che va molto forte oggi sul social network riguarda il cosiddetto “Just Chatting”, video che coprono vari temi, dai monologhi alle conversazioni con gli utenti, dai reality show improvvisati ai video personali in diretta, così come i canali dedicati alla musica dal vivo. Il crescente livello di eterogeneità di contenuti ha contribuito a mandare in tilt la dirigenza dell’azienda, che ancora oggi non ha chiaro su quale target di utenti puntare - negli ultimi dodici mesi, ad esempio, le dirette dei commentatori di calcio in lingua spagnola hanno avuto un’impennata. In pochissimi anni Twitch è passata quasi senza accorgersene dall’essere una realtà verticale sui videogiochi a doversi occupare di intrattenimento a tutto tondo, cosa che sta contribuendo a ridefinire dall’interno l’identità del social network. Il fenomeno, su altre piattaforme come Instagram, è riuscito al contrario ad evolvere i social media e ad amplificarne la portata, ma nel caso di Twitch potrebbe portare il network verso la fine.