Elon Musk vuole curare la cecità
Dopo aver permesso ad un uomo tetraplegico di muovere il cursore di un mouse
22 Marzo 2024
Dopo la disastrosa acquisizione di Twitter (ora X), il 2024 per Elon Musk si prospetta decisamente migliore rispetto all'anno precedente. Tra i vari progetti che animano il portafoglio azionario del CEO di Tesla, Neuralink, l'azienda che da anni tenta di far comunicare il cervello umano con i computer, sta riscuotendo risultati sensazionali non solo per il futuro della tecnologia, ma dell'umanità intera. Grazie a tale tecnologia, Noland Arbaugh, un uomo tetraplegico di 29 anni, riesce oggi a muovere il cursore di un mouse e a giocare a scacchi. È il risultato del primo impianto sull'uomo dopo il via libera alla sperimentazione nel maggio del 2023 e anni di test sugli animali (circa 1.500 tra scimmie, pecore e maiali) che avevano suscitato non poche controversie all'interno della comunità scientifica. Un traguardo che Elon Musk vede solo come una prima labile manifestazione delle potenzialità di Neuralink: dopo "Telepathy", la nuova tecnologia, brevettata dall'azienda e già in uso sulle scimmie, promette di curare la cecità con "Blindsight".
Blindsight is the next @Neuralink product after Telepathy
— Elon Musk (@elonmusk) March 20, 2024
Noland Arbaugh è diventato tetraplegico nel 2016, in seguito a un incidente avuto mentre faceva un tuffo in un lago. In un video di circa nove minuti che testimonia il funzionamento effettivo dell'impianto, l'uomo non solo riesce a muovere il cursore del mouse di un computer e giocare una partita a scacchi, ma racconta anche di essere riuscito a giocare al videogame Civilization VI per otto ore, prima che la batteria dell'impianto si scaricasse. Neuralink utilizza una ricarica wireless che consiste in un piccolo dispositivo nel cranio da cui partono elettrodi che si inseriscono nel cervello. Parlando delle prime settimane di prova del sistema, Arbaugh ha detto che la tecnologia per ora «non è perfetta» e che si è imbattuto «in alcuni problemi». Ma, nonostante la vaghezza mantenuta in merito a eventuali malfunzionamenti, la riuscita dell'impianto pare effettiva e apre nuovi scenari sulle potenzialità di Neuralink (e sulle aspirazioni di Musk).