Cosa pensano i social di Milano?
Il Social Portrait di nss esplora come viene raccontata la città online
12 Febbraio 2024
Ormai imparare a conoscere una città è sinonimo di scorrere la For You page di TikTok. Sui social, una serie infinita di video elenca gli angoli più interessanti dei capoluoghi italiani, i ristoranti da non farsi scappare, le nuove aperture, i bar in cui si ritrovano gli appassionati di moda e di movida. A Milano però il web non denota solo i vertici splendenti della città, bensì anche i suoi lati peggiori. Portando online uno spaccato di realtà, gli utenti denunciano una città divisa tra la Fashion Week e il caro affitti, tra le colazioni sperimentali e il problema inquinamento, manifesti di un’antitesi tutta milanese che ha provocato una divisione profonda nel cuore di chi vi abita. La nuova Digital Cover di nss magazine Ti Odio Milano Ti Amo inquadra esattamente i sentimenti ambivalenti dei cittadini del capoluogo lombardo nei confronti della città, un fermo immagine per raccontare le incongruenze che governano Milano. Per aggiungere una marcia in più al progetto, nss ha analizzato la percezione pubblica di Milano esaminando in maniera specifica come viene discussa online.
nss ha sviluppato un Il Social Portrait di nss analizza le tematiche principali che emergono online, per scoprire in che maniera Milano viene descritta sui social. Estraendo più di 2700 hashtag dai mille TikTok su Milano che negli ultimi dodici mesi hanno ricevuto più interazioni e sottoponendoli in seguito ad un processo di filtraggio e analisi, una network analysis ha identificato le connessioni principali tra gli hashtag e individuare undici gruppi suddivisi a seconda delle tematiche principali dei contenuti campione. Con l’aiuto degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale, la discourse e sentiment analysis permette di osservare in maniera organica il tono con cui viene percepita e rappresentata Milano online, una panoramica digitale della città che conferma i sentimenti contrastanti che prevalgono tra gli abitanti del capoluogo lombardo.
Secondo quanto emerge nel Social Portrait, più del 20% dei contenuti sulla città di Milano offre suggerimenti turistici. Duomo, discoteca, streetstyle, e things to do in Milan sono le parole chiave di questa nicchia, seguita dal mondo del calcio, che ricopre l’11%, e dal settore dei concerti, che con oltre il 10% si posiziona prima ancora della Fashion Week, con il 9,6%. Inserendosi a metà strada tra il beauty (9%) e il food & beverage (5,1%), le news e gli scandali occupano oltre il 5 e l’8% del totale dei contenuti campione su Milano. In questo ambito, le tematiche chiave che guidano le ricerche degli utenti risultano essere l’inquinamento, la vita dei fuorisede, le vicende che vedono coinvolti i borseggiatori in metropolitana, la disoccupazione e le ultime uscite di Beppe Sala, tutti argomenti che nell’ultimo anno hanno torreggiato sia sui social, che in prima pagina sui giornali.
Per capire meglio quali sono i sentimenti espressi dagli utenti quando condividono contenuti che parlano di Milano, il Social Portrait di nss ha presenta un'ulteriore analisi su Instagram. Passando in rassegna le descrizioni dei mille post con il maggior numero di interazioni sulla piattaforma negli ultimi dodici mesi, con l’utilizzo della ricerca sociologica The Parrot Dilemma (2023) e dell’AI Google, è emerso un quadro che riflette esattamente ogni aspettativa. Quasi un terzo dei contenuti social media che riguardano Milano vengono comunicati con un tono conflittuale e accusatorio, e spesso al centro delle tematiche si ritrovano proprio i vertici dell’amministrazione comunale. Per contro, i post che esprimono toni neutrali o entusiasti si aggirano tra l’8 e l’11%, con i sentimenti di speranza e di rispetto che convincono solo il 7% della totalità dei discorsi. Per quello che viene denominato “rispetto”, rimangono briciole dell’1,8%. Il report prende in campione solamente la sfera social, ma offre una prova accurata del percepito pubblico di Milano: malgrado la sua ricchezza culturale, sempre in evoluzione, nonostante i nuovi bar e le community calorose che li affollano, Milano continua a lasciare l'amaro in bocca a chiunque vi ci metta piede, sia questi un patito d'arte o di architettura, un content creator o un consulente finanziario.