Cosa lega Elon Musk a Giorgia Meloni?
Una simpatia che passa per la kermesse di Atreju
19 Dicembre 2023
La 15esima edizione di Atreju, intitolata Bentornato orgoglio italiano, si è da poco conclusa e ha rivelato una simpatia sempre più forte tra Elon Musk e Giorgia Meloni. La coppia, che per molti potrebbe sembrare improbabile, aveva già dimostrato di avere diversi valori in comune sin dalla prima visita del CEO di Tesla a Palazzo Chigi lo scorso giugno - durata un’ora e mezza. Ma la manifestazione dei Fratelli d'Italia che ogni anno accoglie personaggi di spicco, italiani e non, appartenenti sia alla destra che all’opposizione, è servita a sancire pubblicamente un’affinità ideologica che fino ad ora era forse passata in sordina. Dall’allarme natalità alla minaccia dell’AI, passando per la sostenibilità e la libertà di espressione ad ogni costo - conversazioni tenute in enormi tendoni tra stand di panettoni artigianali, vin brulè e panini al salame - ecco un riassunto di tutto quello che vi siete persi di Musk a Roma, partendo dal principio.
Cos’è Atreju
Atreju nasce nel 1998 come festa goliardica della destra giovanile da un’idea di Azione Giovani, vivaio del partito Alleanza Nazionale, e venne organizzata per la prima volta proprio da Giorgia Meloni, che al tempo ne era dirigente. Il titolo è l’ennesimo riferimento alla letteratura fantasy (la presidente del consiglio è difatti una nota cultrice di Tolkien), al romanzo di Michael Ende del 1979 La storia infinita da cui è stato tratto il film omonimo diretto nel 1984 da Wolfgang Petersen. Atreju ne è il protagonista, un giovane in lotta contro il "nulla" che avanza. Il titolo, fortemente simbolico, fa eco alla volontà conservatrice della destra italiana e si traduce in maniera più esplicita nei nomi presi dalla rassegna nelle varie edizioni: Terra Nostra, È tempo di patrioti, Europa contro Europa, Sfida alle Stelle, Il Natale dei Conservatori. Uno degli ospiti più importanti fu, nel 2019, il primo ministro ungherese Viktor Orbán, mentre quest’anno oltre a moltissimi esponenti del governo italiano, hanno spiccato i nomi del primo ministro britannico Rishi Sunak, del primo ministro albanese Edi Rama, del leader di Vox Santiago Abascal. È tradizione che partecipino anche membri o celebrità appartenenti a partiti avversari: creò stupore in molti fan del gruppo musicale CCCP la partecipazione nel 2015 di Giovanni Lindo Ferretti, frontman dell’ormai dissolta band filosovietica. Nell’edizione corrente, Carlo Calenda e Matteo Renzi sono i membri dell’opposizione che hanno accettato l’invito, mentre Elly Schlein ha preferito declinare.
Le dichiarazioni di Elon Musk
@ilmessaggero.it Elon Musk si presenta sul palco di Atreju con il figlio sulle spalle tra gli applausi. Poco dopo la foto però il bimbo "abbraccia" il papà e sembra non volersi più staccare da lui: Nicola Porro dice "we can manage (possiamo risolvere) e in pochi istanti il piccolo è portato via dagli assistenti, con il padre che lo saluta "see you soon! Ci vediamo presto". Musk è arrivato alla festa di Fdi a Castel Sant'Angelo a bordo di una Tesla accompagnato da un grande dispiegamento di forze dell'ordine e un elicottero a sorvolare la zona. . . . [#IlMessaggero] #fdi #elonmusk #atreju #politica #video #bambino #figlio Neon Bass - Tangelene Bolton
Salito sul palco con l’ultimo dei suoi undici figli, nato da utero in affitto, Musk ha iniziato il dibattito partendo da un tema a lui caro: la natalità. «Io auguro la prosperità a tutti i Paesi. Ma se volessi aprire un’azienda in questo paese, ci saranno abbastanza persone che ci possono lavorare?». La dichiarazione fa eco allo storico dell’imprenditore sudafricano, che il 24 maggio del 2022 con un tweet aveva lanciato l’allarme «L’Italia non avrà più abitanti di questo passo». Circa un anno dopo, ad aprile 2023 commentando i dati Istat, aveva ribadito «L’Italia sta scomparendo». Non sorprende quindi che arrivato in Italia, l’imprenditore abbia voluto iniziare la sua intervista con Nicola Porro proprio dal tema delle nascite. Un pillar per la destra tutta, al centro del dibattito dopo le recenti affermazioni di Papa Bergoglio («In Italia cagnolini al posto dei figli, la denatalità mi preoccupa») e la dichiarazione di Giorgia Meloni che, nonostante si dica preoccupata sul tema, ha affermato che «l'utero in affitto diventerà presto reato universale, perseguibile in Italia e anche all'estero» proprio dopo l’apparizione di Musk insieme al figlio. Altro tema di spicco è stato l’immgirazione come soluzione al problema dello spopolamento di un Paese. Musk ha spiegato che il crollo delle nascite che segue l’industrializzazione non può essere colmato dagli immigrati, lanciando un messaggio nazionalista: «L’Italia è il popolo italiano». L’imprenditore che per molti è stato epitome di una rivoluzione sostenibile sotto il segno di Tesla, si è schierato spiccatamente a destra anche sulle tematiche ambientali, affermando che «il movimento ambientalista è andato troppo lontano, iniziando a guardare l’umanità come un male».
Lo stretto rapporto tra Musk e l’estrema destra
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Utero in affitto a parte, Elon Musk è un idolo non solo per gli americani della destra sovranista, ma anche per quelli italiani. Sul suo schieramento politico dopotutto non avevamo alcun dubbio anche se gli indizi di tale orientamento erano stati sicuramenti controversi e divisivi. L’ultimo riguarda il suo endorsement ad un tweet antisemita, che gli è costato la sospensione di alcuni accordi pubblicitari molto importanti su X, da parte di big come Ibm, Apple e Disney. La Casa Bianca ha definito il tweet una «ripugnante promozione dell’antisemitismo e dell’odio razzista, contraria ai nostri valori». Una settimana fa ha inoltre annunciato il ripristino dell’account di Alex Jones, il podcaster trumpiano, presente al corteo dal quale partì l’assalto al Campidoglio e teorico della cospirazione. A Roma, Marco Venturini sottolinea quanto il servizio reso da Musk a Meloni e Fratelli d’Italia sia stato impagabile: «ha rilanciato importanti messaggi tipici della destra sovranista, come quello dell’aumento delle nascite, della difesa dell’etnia italiana, dello stop all’immigrazione clandestina, dell’importanza delle fonti fossili di energia, dell’anticomunismo e dell’ipocrisia dell’ideologia woke. Di più, la premier, non poteva chiedere.»