Tutti gli attori stanno diventando imprenditori
La recitazione è diventata secondaria?
27 Novembre 2023
Fino a non troppi anni fa per chi aveva maturato grande notorietà a Hollywood la maniera principale per ottenere ulteriori guadagni, oltre a quelli generati da film e serie, era diventare il volto di una campagna pubblicitaria. Oggi questa regola vale solo in parte: sempre più attori e attrici, infatti, scelgono piuttosto di acquistare o fondare aziende che si occupano di tutt’altro, entrando di fatto nel campo dell’imprenditoria. Da un lato partecipare a uno o più spot pubblicitari è un tipo di lavoro che non comporta rischi economici e che rende molto in riferimento al tempo investito, ma dall’altro si tratta quasi sempre di progetti a breve termine. Reinventarsi imprenditori, invece, consente di garantirsi un’entrata fissa, tendenzialmente alta, a tal punto che in alcuni casi i proventi del cinema e dalla televisione diventano – paradossalmente – una maniera per arrotondare. Fondare o acquisire una società esterna ha anche sostituito quella che sembrava essere la strada battuta da attori e attrici che volevano differenziare i propri guadagni: diventare produttori in ambito cinematografico. La spinta verso l’imprenditoria è stata favorita anche dal calo dei proventi legati al diritto d’autore – che è l’esatto motivo per cui sceneggiatori e attori americani hanno recentemente scioperato.
Chi sono i principali attori-imprenditori di Hollywood
A oggi tra gli attori più ricchi di Hollywood c’è The Rock, non tanto per i ruoli che gli sono stati affidati, quanto per gli introiti generati dal suo marchio di tequila, denominata Teremana. Anche Mark Wahlberg grazie più che altro ai suoi investimenti nel settore food & drink, tra gli altri, gode di un patrimonio molto consistente. A questi si aggiungono le attrici Kate Hudson, che possiede un brand di abbigliamento sportivo di grande successo, Sarah Jessica Parker, che dopo Sex & The City ha lanciato un marchio di scarpe di lusso, e Jennifer Lopez, che ha creato una linea di cosmetici. Uno dei primi attori che ha investito in business paralleli al mondo dello spettacolo è stato Paul Newman, che già nel 1982 fondò la Newman’s Own, una ditta di prodotti alimentari. Da qualche anno, però, sono per l’appunto sempre di più quelli che si muovono in questa direzione. George Clooney, ad esempio, intorno al 2015 iniziò a fare meno film, ma al contempo diede vita alla sua personale distilleria di tequila, chiamata Casamigos. Pleasing, invece, è la label di Harry Styles che produce smalti per le unghie, che lui stesso indossa e promuove. E ancora: Jessica Alba detiene da tempo una società di prodotti per bambini, The Honest Company, valutata un miliardo di dollari. La maggior parte degli attori e delle attrici che si aprono all’imprenditoria scelgono di acquistare una parte di una società già esistente, oppure entrano in corsa in una realtà in ascesa, ma di cui saranno altre persone a occuparsi di far quadrare i conti – raramente si imbarcano nella creazione da zero di un’impresa. Da parte di queste aziende c’è tutto l’interesse ad associarsi a delle star che godono di ampia visibilità, in modo da generare pubblicità gratuita all’attività stessa.
Fare film e serie tv giusto per arrotondare
Ma non solo i nomi più rilevanti dello spettacolo puntano sull’imprenditoria. Alcuni muovono i primi passi a Hollywood con l’obiettivo di convogliare negli affari il successo generato grazie a film e serie tv, per poi dedicarsi del tutto al “fare business” – lasciando o rallentando di molto la carriera nella recitazione. È ad esempio il caso di Gwyneth Paltrow, che non ricopre grossi ruoli da circa un decennio: oggi l’attrice nota per Shakespeare in Love è però a capo di Goop, società di commercio al dettaglio che vende prodotti di bellezza, e che lancia anche temporary-store in collaborazione con diverse label di moda. Vale lo stesso per Ashton Kutcher: l’attore statunitense da più di dieci anni non è protagonista di un film o di una serie tv di successo, e lavora più che altro con ruoli secondari, ma deve la sua fortuna al fatto che è stato tra i primi a investire su Twitter. Scommettere su un’attività di business può essere anche il frutto di una semplice passione – cosa che secondo Hollywood Reporter è stata favorita dall’esperienza della pandemia. Ryan Reynolds, ad esempio, che gode di buona fama, si è messo in società con un attore minore, Rob McElhenney, per acquisire un club di calcio inglese, il Wrexham, che gioca nella quarta lega del Paese, l’equivalente della Serie C2 italiana. Ancora più sorprendente, infine, è la mossa imprenditoriale di Susan Sarandon, che essendo un’amante del ping pong ha investito in una catena di club e bar tutti dedicati a questo sport.