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Come sono cambiate le abitudini social dei giovani?

Da OnlyFans a TIkTok, ecco quali sono i social che preferiscono

Come sono cambiate le abitudini social dei giovani?  Da OnlyFans a TIkTok, ecco quali sono i social che preferiscono

Lo scorso martedì, il Laboratorio Adolescenza e l’Istituto di ricerca IARD hanno pubblicato i risultati di un’indagine che osserva le abitudini e gli stili di vita degli adolescenti italiani. Il report analizza le risposte di 5670 studenti tra i 13 e i 19 anni intervistati su diversi aspetti della loro quotidianità, tra cui anche il loro rapporto con i social media. Vittime di un pessimismo che purtroppo li accomuna - l’indagine ha rivelato che un diffuso senso di tristezza attanaglia il 35% degli adolescenti in più rispetto al passato - si appoggiano ai social, come passatempo e come mezzo di informazione, anche se consapevoli del fatto che non sempre ciò che viene condiviso online corrisponde alla realtà. 

La scomparsa di Facebook e l’ascesa di TikTok 

Sempre più adolescenti usano TikTok. Rispetto al 2020, quando veniva scelto dal 28,7% degli intervistati, la percentuale di ragazzi che affermano di utilizzare l’app arriva al 73,3%. Facebook, d’altro canto, è sparito dal loro radar. Mentre tre anni fa riusciva ancora ad interessare più del 30% dei campioni intervistati, oggi questo numero è calato di più di 16 punti percentuali, arrivando ad uno scoraggiante 17,5%, un dato che potrebbe spiegare il motivo dietro la decisione di Meta di lanciare Threads, l’app modellata in base all'interfaccia di Twitter - che tra i giovani negli ultimi anni ha guadagnato interesse, tra l'altro - in quanto quasi interamente dedicata ai testi. 

Crescono le iscrizioni su OnlyFans 

Se da un lato app “innocue” come Pinterest sono in crescita, avendo raddoppiato la percentuale di download, dal 24,9% di utenti under-20 nel 2020 al 52,4% nel 2023, dall’altro anche i social più audaci dimostrano di essere riusciti a conquistare gli adolescenti. OnlyFans, un sito fruibile tramite iscrizione noto per i suoi contenuti espliciti, ha guadagnato campo: secondo l’indagine, tre anni fa la percentuale di utenti italiani sotto i 20 anni si aggirava sotto all’1%, mentre oggi arriva al 7,5% - 12,5% per i maschi.