La Gen Z non si può permettere prodotti originali o sostenibili

Secondo un recente studio di Untold Insights, il costo della vita sta avendo un effetto negativo sulla qualità degli acquisti delle generazioni più giovani. Costretti a preferire prodotti più economici, Gen Z e anche molti Millenial si sentono obbligati a impegnare i loro guadagni in articoli a basso costo, ossia fast fashion e falsi, involontariamente incidendo sull’ambiente. L’azienda di ricerca inglese ha riportato che il 96% di Gen Z e Millenial non riesce a compiere scelte sostenibili a causa della crisi, e il 53% sostiene di dover dare priorità ad opzioni più economiche di quelle eco-conscie. Un chiaro segno di questo fenomeno è presente su TikTok, dove la mania per i prodotti «dupe» sta dilagando, trasformando la reputazione degli articoli-imitazione arricchendoli di hype e spingendo, grazie all’inarrestabile ciclo di trend sostenuto sull’app, la promozione di brand come E.l.f ed Essence Beauty, più accessibili per chi li compra, ma molto costosi per il nostro pianeta. 

Nonostante le generazioni più giovani siano quelle più interessate alle cause ambientali, l’aumento del costo della vita così come quello dei prezzi degli articoli li spingono a compiere scelte ben lontane dal loro senso civico. Su TikTok, l’hashtag #dupe ha ottenuto quasi 4 miliardi di visualizzazioni, a dimostrazione di come i giovani siano sempre più spinti alla ricerca di prodotti di bellezza con le stesse qualità di quelli di lusso, ma a un prezzo più basso. Mentre verrebbe naturale ridossare la colpa sulle giovani fasce demografiche, per il direttore di Earthopia, la compagnia che ha finanziato la ricerca di Untold Insights, il futuro del mercato sostenibile è nelle mani dei governi internazionali. «I prodotti sostenibili sono spesso più economici a lungo termine, grazie alla loro riutilizzabilità,» spiega Rob Greenfield a WWD, «tuttavia, i costi iniziali tipicamente più elevati possono rendere difficile la vita di molti giovani che cercano di vivere in modo sostenibile. È fondamentale che i governi facciano di più per livellare il campo di gioco, imponendo tasse a quelle che producono prodotti di bassa qualità, pesanti come la plastica e ad alta intensità energetica. e, a loro volta, incentivandole a produrre alternative più accessibili e sostenibili.»