Quanto dovrebbero pagarvi per lasciare i social per un anno?
Il nuovo studio che racconta gli effetti dei social media sulla psiche
01 Marzo 2023
Mollare i social media per un anno – a essere onesti, sarebbe forse difficile resistere anche per una sola settimana. Però questa è la domanda su cui si è basato il nuovo studio di PhotoAid intitolato Scrolling Social Media for Dopamine, che ha provato a sondare l’opinione del pubblico americano sugli effetti che l’uso costante dei social media ha avuto sui propri comportamenti. Per dimostrare quanto i social possano creare dipendenza, il sondaggio ha domandato quale fosse la quantità di denaro necessaria a convincere l’utente medio ad abbandonare i social media per un anno. La maggioranza del 31% dei soggetti coinvolti ha detto che il prezzo di questa rinuncia si aggirerebbe tra i 5000$ e i 10.000$, mentre il 22% si accontenterebbe anche solo di cifre che vanno dai 500$ o i 1000$. I risultati più interessanti tratti dal sondaggio riguardano la contraddizione tra l’utilità percepita dei social media e la maniera in cui la loro diffusione ha alterato i comportamenti delle persone.
Facciamo qualche esempio: l’84% degli intervistati crede che i social creino dipendenza e il 70% ritiene che il loro uso abbia abbassato notevolmente la loro soglia di attenzione; allo stesso tempo l’80% del pubblico dichiara di avere un’attitudine positiva nei confronti dei social, con un 39% convinto di non esagerare con il proprio screen time, e un 69% di intervistati che dichiara che i social media siano capaci di risollevare loro il morale. Gli usi positivi dei social? Mantenere i rapporti con amici e famiglia, comunicare notizie, sviluppare piattaforme e community, costruire relazioni, informarsi e trovare sfoghi creativi. Secondo lo studio, questo ricorso ai social media per creare e mantenere connessioni umane potrebbe rappresentare una risposta ai sempre più pressanti problemi geo-politici che riempiono i notiziari di ogni giorno. Come dicevamo sopra, però, proprio sull’argomento dei social media luci e ombre convivono in particolare contrasto: il 68% degli intervistati ad esempio ha ammesso che i social li hanno resi più invidiosi degli altri.
The amount of minds that social media has been intoxicating is massive. It’s become an addiction to a never ending validation and approval cycle.
— GBA (@boredgentleman) February 28, 2023
Some are trading their dignity, respect, and humanity for… a story to post on sm so they can seem interesting to someone for 3 mins.
Questo ambivalente e ubiquo rapporto tra la popolazione e i social media si riflette anche nel mondo del lavoro. L’86% degli intervistati ad esempio utilizza i social anche sul luogo di lavoro, con il 43% che spende fino a trenta minuti sull’app per ogni giornata in ufficio e un 57% che invece li usa per tempi addirittura superiori, che nel 2% dei casi totali possono arrivare ai 180 minuti totali. Allo stesso tempo il 94% degli intervistati crede che utilizzare i social media a lavoro renda più produttivi, creando delle mini-pause che aiutano ad alleviare la pressione. Lo studio affronta poi un aspetto interessante: «Quando abbiamo chiesto ai partecipanti al sondaggio se pensano che i social media li aiutino a fare rete e a trovare nuove opportunità di lavoro, l'83% ha risposto "Sì". Un altro 54% ha dichiarato di essersi imbattuto in un'azienda per la quale ha finito per lavorare mentre utilizzava LinkedIn».