“Everyday Shoes” racconta le storie dimenicate dei detenuti italiani

«Guarda Guì, un paio de scarpe te le do, te do proprio quelle, perché me le riportavo tutte via, perché c’è un detto, si dice  che se lasci le scarpe in carcere ci ritorni.” Si apre con il sottofondo di questa nota audio di Andrea B********, ex detenuto del carcere di Civitavecchia, la prima  sala della mostra “Everyday Shoes” a cura di Guido Gazzilli e Ludovica Rosi, inaugurata il 9 febbraio 2023 da Panetteria Atomica. È da questo piccolo dettaglio che  nasce il titolo della mostra, che si ispira al libro “Everyday Shoes”, uscito lo scorso settembre La mostra racconta tutta l’evoluzione del progetto, nato nel 2015 nel carcere di Rebibbia a Roma e che dopo 8 anni, a  gennaio del 2023 ritorna da dove è partito. A Rebibbia.

Nella parete centrale della prima sala della galleria trovano spazio le foto scattate da Guido Gazzilli tra il carcere di  Civitavecchia, la Casa di Reclusione ed il carcere di Rebibbia. Sono i ritratti in bianco e nero di alcuni dei detenuti. Le due pareti verticali che si guardano, sono l’origine e l’effetto: le foto a destra, appoggiate sopra una foto di uno dei corridoi del carcere di Rebibbia, sono l’origine delle parole che troviamo invece sulla sinistra. Nelle due sale inferiori, vengono invece proiettati due video: il  primo, di 10 minuti e intitolato “Lina Ti Amo”, racconta la difficile storia di un detenuto; l secondo è un documentario di 22 minuti che riprende alcuni partecipanti al progetto mentre raccontano le sensazioni che queste foto, dopo averle tenute per così tanto tempo in cella, gli hanno evocato. 
 

Il messaggio del progetto è quello di portare a galla i racconti e le testimonianze di chi è stato dimenticato e che, riconosciuto l'errore commesso, ha avuto l'umiltà di ricostruirsi una vita. Everyday Shoes è in mostro alla Panetteria Atomica (Via dei Filippini, 10, 00186 Roma RM) dal 9 febbraio al 9 marzo con ingresso grauito.