Storia della Lofi Girl, malinconica icona della Gen Z
Morte e resurrezione di uno dei principali miti del web
12 Luglio 2022
Ieri, nel giro di circa quarantott’ore, si è consumato su Twitter uno dei drammi più intensi e rapidamente risoltisi della storia del web: qualcuno ha provato a far rimuovere da YouTube la Lofi Girl. Lo scorso 10 luglio l’account Twitter dietro il livestream di musica che va avanti da sette anni aveva annunciato che il video da 668 milioni di views era stato rimosso per violazioni al copyright denunciate da una misteriosa azienda malesiana di nome FMC Music Sdn Bhd Malaysia. Il “copyright strike” è una specie di ammonimento ufficiale molto grave di YouTube il cui livello successivo è la rimozione del canale. Naturalmente poco dopo la diffusione della notizia sia Twitter che Reddit sono stati invasi da utenti di mezzo mondo che piangevano la scomparsa dello storico canale. Ieri poi il team di YouTube stesso è dovuto intervenire, annunciando che le accuse di violazione del copyright erano invalide, che il canale di chi aveva segnalato Lofi Girl era falso ed era stato terminato. Al momento lo stream risulta ancora non disponibile (almeno dall’Italia) ma dovrebbe tornare operativo nei prossimi due giorni. Chi suonava le campane a lutto per Lofi Girl può smettere: non è ancora finita. La rapidità con cui la notizia si è diffusa, comunque, e lo status di icona raggiunto dal “personaggio” della Lofi Girl specialmente nel post-pandemia ci hanno riportato indietro alle sue origini e alle sue trasformazioni. Come è nata la Lofi Girl?
The lofi radios have been taken down because of false copyright strikes, hopefully @YouTubeCreators @YouTube will sort this quickly... pic.twitter.com/X01hL6jT2N
— Lofi Girl (@lofigirl) July 10, 2022
Quando il canale nacque, nel marzo 2015, si chiamava ufficialmente ChilledCow e venne aperto da un 27enne francese che vive nei dintorni di Parigi noto solo come Dimitri (chiese di rimanere anonimo quando il The New York Times lo contattò a proposito della sua stazione radio) che avviò il primo livestream nel febbraio 2017. Inizialmente il personaggio protagonista del video in loop che va avanti da anni non era la Lofi Girl che conosciamo ma un estratto da un film dello Studio Ghibli del 1995 di nome I sospiri del mio cuore, diretto da Yoshifumi Kondō e scritto da Hayao Miyazaki. La scena in questione ritrae la protagonista del film Shizuku che non sta propriamente studiando ma scrivendo il suo primo romanzo. La popolarità del canale creò problemi con i proprietari dei diritti del film che riuscirono per un breve periodo a interrompere il canale nell’agosto del 2017. Tra quella data e il marzo del 2018 l’identità della Lofi Girl cambiò ancora una volta, assumendo per un breve periodo le sembianze di un personaggio dell’film anime Wolf Children di Mamoru Hosoda.
Ma anche questa volta lo studio che possedeva i diritti del film, Studio Chizu, riuscì a creare problemi portando Dimitri a creare il proprio personaggio cercando artisti che potessero disegnarlo. Fu così che, nel settembre del 2018, l’artista colombiano Juan Pablo Machado, che si trovava a Lione per studiare, raccolse l’appello e disegnò il personaggio di Jade, questo è il suo nome. «All'inizio doveva sdraiarsi sulla sedia, guardare in alto e poi tornare alla posizione iniziale, ma era troppo lungo da animare, quindi abbiamo mantenuto la semplicità. Avevo lasciato la finestra nera per risparmiare tempo», ha detto Machado ad ActuLyon qualche anno fa. Poi venne l’idea di animare il video facendo cambiare il cielo fuori dalla finestra in base alle diverse ore del giorno. «Dovevo disegnare un paesaggio diurno attraverso la sua finestra e non ne avevo idea di cosa fare». L’ispirazione era a portata di mano: il paesaggio che si vede sullo sfondo del video di Lofi Girl infatti non è altro che Lione stessa e nello specifico la collina della Croix-Rousse con il campanile della chiesa di Bon-Pasteur. Quando la popolarità della Lofi Girl diventò qualcosa di mitologico, con la pandemia, il personaggio “uscì” dal canone della sua stanza diventando protagonista di meme e soprattutto subendo modifiche per diventare (anche sotto forma di parodia) una versione nazionalizzata di se stessa in base ai diversi paesi e dunque si ebbe la Lofi Girl italiana, quella inglese, quella coreana e via dicendo.
@orangeandre Shes the most prepared honestly #lofi #lofigirl #PrimeDayDreamDeals original sound - Andre from Victorious
Il resto è storia. Il 18 marzo 2021 il canale venne rebrandizzato in occasione del suo sesto anniversario, assumendo il nome ufficiale di Lofi Girl e stabilendo ufficialmente lo status di icona raggiunto dal personaggio di Machado. Il passaggio da personaggio pop a icona culturale è arrivato proprio con la pandemia: in quei giorni difficili, dove YouTube era l’ultima finestra sul mondo e dove molti si erano ritrovati a trascorrere lunghe ore in solitudine, magari lavorando anche da casa, la Lofi Girl rappresentava non solo una compagnia ma anche un esempio di stoicismo e rassegnazione. Ad aiutare questa rappresentazione interveniva l’aria malinconica della ragazza: il disordine della scrivania e della libreria dietro di lei, l’apparente noia del gatto che guarda sconsolato i tetti lontani, la pianta che langue tra i libri abbandonati, la luce estiva che sembra stranamente lontana – lontananza accresciuta dalle pesanti cuffie della ragazza che ne accentuano l’aria di isolamento, di dolce e pacata tristezza o forse di noia. Nella nostra solitudine da lockdown abbiamo collettivamente proiettato tanti dei nostri sentimenti su quel personaggio silenzioso e sempre presente (ma anche sempre solo) che gli abbiamo attribuito una storia e una psicologia tutta sua, un po’ come la ragazza che beve solitaria ne La colazione dei canottieri di Renoir.
Le vicende di ieri, e l’imminente resurrezione della Lofi Girl dimostrano come, per confuso e disorientante che sia, anche la nostra epoca ha bisogno delle sue icone e sa trovarle come e dove può. L’iconicità della ragazza che studia alla finestra, però, è qualcosa di più sottile e sfumato, dato che il personaggio non serve a vendere prodotti o promuovere messaggi di sorta – è letteralmente una compagnia taciturna, un’amica con cui ascoltare nuova musica. Un’amica di cui, a quanto parte, Internet e il suo popolo non possono ancora fare a meno.