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Nel Regno Unito c’è un aeroporto per droni e macchine volanti

Il futuro è già qui

Nel Regno Unito c’è un aeroporto per droni e macchine volanti Il futuro è già qui

Qualche giorno fa è stato inaugurato a Coventry, Regno Unito, Urban Airport Air-One. Sul sito di Hyundai, uno dei partner dell’impresa insieme al governo britannico e Urban Airport, il nuovo sito è stato definito «un innovativo hub per i futuri velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale – come gli aerotaxi e i droni autonomi per le consegne – che trasporteranno persone e merci tra le città, nei prossimi anni». Lo scopo dichiarato è quello di dimostrare tutte le potenzialità della mobilità aera urbana tra cui, fra le altre cose, c’è anche la sostenibilità. L’implementazione di questo nuovo sito dovrebbe servire «per ridurre il traffico, diminuire l’inquinamento dell’aria e decarbonizzare il settore del trasporto, offrendo allo stesso tempo un servizio di trasporto passeggeri e di consegne senza interruzioni». Droni e aerotaxi saranno attivi nell’Air-One di Coventry già a fine anno ma ci sono già progetti relativi a 200 aeroporti urbani a zero emissioni nei prossimi cinque anni.

Queste proiezioni non sono discorsi fantascientifici: la NASA ha previsto infatti che solo negli Stati Uniti la mobilità aerea urbana è un mercato che arriverà a valere fino a 500 miliardi di dollari nei prossimi anni – l’unico elemento che manca sono le infrastrutture. Ed è proprio per sostenere la crescita del settore che Air-One è nato da una collaborazione tra Urban Air Port e la divisione Urban Air Mobility di Hyundai Motor Group che non solo sta già sviluppando un velivolo elettrico di nome eVTOL ma che vuole iniziare a commercializzarlo già nel 2028. La questione è importante perché, ad esempio, i cosiddetti vertiport non solo occupano il 60% di spazio in meno rispetto ai classici eliporti, ma possono essere installati in pochi giorni, non emettono emissioni e sono costruiti con un design modulare che consente di smontarli e trasportali in siti alternativi man mano che il network globale dei vertiport si sviluppa – con implicazioni rivoluzionarie per la gestione delle emergenze grazie alla possibilità di mobilitare immediatamente i droni.