Lucio Battisti arriva su Spotify ed Apple Music
Presto disponibili i 12 album realizzati insieme a Mogol
11 Luglio 2019
Lucio Battisti è forse il cantautore più amato in Italia. Sicuramente è il più inafferrabile. Schivo e riservato quando era in vita, è quasi invisibile per un’intera nuova generazione abituata ad ascoltare la musica in streaming. Le sue canzoni, classici senza tempo come Il mio canto libero o Mi ritorni in mente, non sono in vendita né si possono ascoltare su iTunes, Spotify o su ogni altro servizio simile, ma le cose sarebbero in procinto di cambiare.
Secondo un articolo del Corriere della Sera, martedì scorso Gaetano Presti, il liquidatore nominato dal Tribunale di Milano della società Edizioni Musicali Acqua Azzurra, che detiene i diritti dei 12 album storici Battisti-Mogol, ha comunicato alla SIAE “l’estensione del mandato anche all’incasso dei diritti sul web”. Ciò significa che presto il repertorio dell’artista sarà disponibile online.
La decisione arriva dopo una lunga battaglia legale tra chi detiene i diritti di quelle canzoni: la Universal per il 35%, Mogol per il 9% e gli eredi (Grazia Letizia Veronese e il figlio Luca) per il restante 56%, che si oppongono strenuamente alla digitalizzazione dei lavori del musicista.
Pro streaming è, invece, Giulio Rapetti, in arte Mogol, co-autore con Battisti di diversi brani che, commentando la querelle sui diritti con gli eredi dell’amico, ha sempre sostenuto che i più penalizzati dalla gestione troppo conservativa del catalogo di Lucio fossero i giovani e la cultura popolare. Lo scorso anno anche noi di nss magazine, insieme a Ciao-Discoteca Italiana, avevamo sostenuto una petizione online per promuovere la digitalizzazione degli album di Battisti e, ora, le nostre speranze potrebbero diventare realtà. Teniamo le dita incrociate!