Finch
17 Marzo 2010
Non temete. Non sono diventata, tutta ad un tratto una nostalgica delle ballate popolari anni ’70. E se Orietta Berti, comunque, continua a farmi molta simpatia, non posso definirmene una fan sfegatata. La barca, che deve andare a mio avviso, è quello dello stile.
“Lo stile barca” o “Navy”, per intenderci, che in maniera positivamente prepotente, ci si ripropone ogni inizio di bella stagione, facendoci assaporare con la fantasia, spiagge assolate e onde che s’infrangono sul bagnasciuga, alla prima riga bianca e blu, scorta in vetrina.
Classico di un’estate – che vorrei potesse non finire mai (citando i Negramaro) - lo stile da marinaretto fa totalmente vacanza, tanto quanto un mohjito fotografato su di un tavolino imbandito, in una baia dalla sabbia fine.
Una tendenza inconfondibile, che nell’ammantarsi di nuovi dettagli, rimane sempre uguale a se stessa, facendoci desiderare anche in pieno inverno quelle ancore impresse su bottoni dorati scintillanti, quei pantaloni di cotone bianco candito che si alternano a giacche doppiopetto fresche e confortevoli, quei pulloverini a trecce, dal sapore di mare al calar del sole.
Parlare dello stile da barca, mi fa pensare al vento tra i capelli quando su un piccolo gozzo, ci si spostava al largo per godersi in privato la costa, rivestiti solamente di un abitino di pizzo bianco e dei sandali con listelli blu, cruise-style. E che dire delle passeggiate fatte sulla battigia al tramonto, quando la giornata sembra infinita, così come la voglia di divertirsi e tirar tardi. Non si pensa a nulla, bastano un paio di zeppe di paglia, una maglia bianca arricchita di nodi e corde marinaresche, uno short, ed è possibile salpare verso lidi sconosciuti, con la musica in sottofondo.
Adorato da Gabrielle (Coco), reso celebre da Jackie (Kennedy) in vacanza a Capri, riscoperto da Armani, che ne ha fatto un tratto distintivo di molte sue collezioni, amato da tutte le fashioniste, che in tutte le epoche, ne hanno fatto sfoggio, è per me impossibile pensare ad un’estate senza almeno un dettaglio che non possa essere ad esso riconducibile. Anche in città, anche se le tanto bramate ferie sono lontane, ritengo giusto farsi affascinare dalla combinazione del bianco, con il rosso e con il blu, dal prezioso accessorio dorato che si unisce al basico dei capi – spesso in semplice cotone- dalle corde intrecciate, dalla paglia morbida, dalle conchiglie, le stelle marine, le ancore che spuntano a decorare vestiti leggeri e fluttuanti, a causa di una brezza che spira quando è Scirocco.
Insomma, finché la barca va lasciatela andare; che quando avrà finito di solcare il “mare”, saremo costrette a tornare a casa al grigio inverno… ;(