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Hello London #4 - Central Saint Martins Foundation Show

Tre artiste da tenere d’occhio

Hello London #4 - Central Saint Martins Foundation Show Tre artiste da tenere d’occhio
Photo Courtesy of the artist
Ph. Gail Evans
Fotografo
Christopher Argentino

Fucina di talenti nel campo delle arti e della moda da quando fu fondata nel 1989, la Central Saint Martins non ha certo bisogno di presentazioni. Ogni anno la settimana della moda londinese è animata da designer emergenti (e consolidati) prevalentemente sfornati dalla famosa scuola e anche se, lo sappiamo, non tutti sono destinati ad essere futuri McQueen, il solenne rettangolo di mattoncini che troneggia su Granary Square resta un laboratorio creativo da tenere costantemente d’occhio.

Alla luce del Foundation Degree Show tenutosi questo weekend, oggi vi presentiamo tre artiste notevoli fra le nuove leve.

 

#1 KAIA MOORE

Photo Courtesy of the artist

Anni: 19

Foundation degree in: Jewellery, Footwear & Fashion Accessories

Next: Modella per Storm Management

 

Sul suo progetto Marking e su come è nata l’idea…

“Sono interessata ai significati che la società attribuisce ai segni sulla nostra pelle – soprattutto su quella delle donne. Avrei potuto scegliere di vedere i segni sul nostro corpo come un problema che deve essere nascosto, coperto o corretto, ma al contrario ho scelto di celebrarlo e perfino di enfatizzarlo. Celebrare i nostri corpi riguarda il concedersi la libertà di amare a pieno sé stessi, senza vergognarsi – di impossessarsi appieno della propria identità.”

Sul messaggio che vuole veicolare…

“Il corpo e i segni di ognuno sono differenti e quindi il mio progetto finale è stato disegnato per una specifica persona e focalizza l’attenzione sul seno. Il capezzolo viene spesso stigmatizzato o coperto, mentre io l’ho messo dritto al centro dell’attenzione nel mio accessorio, incorniciato da un anello di pelle.”

#freethenipple

Sulle sue ispirazioni…

“Una donna ben vestita, capi belli o interessanti…e guardare le persone.”

 

#2 FEBELICIA NISURA

Age: 18

Foundation in: Fashion Communication

Next: BA Fashion Communication & Promotion at CSM

 

Sul suo progetto Goneland e su come è nata l’idea…

“Ero fissata con l’animazione digitale e i cartoni animati al tempo [di realizzazione del progetto], e il mio obiettivo era quello di esplorare la narrativa nei fashion film. Ero anche fissata col modo in cui Douglas Abraham (@bessnyc4 su Instagram) combina immagini violente ed inquietanti con la moda. Quindi, ho deciso di mettere insieme tutto questo e realizzare un film sugli zombie come mio progetto finale.”

Sul messaggio che voleva veicolare…

“Ogni personaggio rappresenta un aspetto dell’essere una ragazza, che sia un’insicurezza, un luogo comune o uno stereotipo. Tale aspetto è squartato o portato all’esagerazione per dar vita così ai personaggi presenti nel film”

Sulle sue ispirazioni…

“Sono sempre stata ispirata da donne creative e rappresentazioni della donna nell’arte e nella moda, quindi guardo a diversi personaggi femminili.”

 

#3 ANDREA VYTLACILOVA

Ph. Gail Evans

Anni: 20

Foundation Diploma in: Arts and Design: Fashion & Textiles

Prossimo Anno: BA Fashion Design: Fashion Print also at CSM

 

Sul suo progetto e su come è nata l’idea…

“Si chiama Bylo Nebylo (“Once Upon A Time” in Ceco, la mia lingua madre) ed il mio obiettivo attraverso esso era quello di dire addio a due decenni di infanzia e di avviarmi pian piano all’età adulta. L’idea che a diciotto anni si diventi “ufficialmente” adulti mi ha sempre amareggiata, vedevo il crescere come il lasciare necessariamente indietro il mio io bambino e questo mi sconvolgeva. Per questo ho voluto offrire una sorta di tributo a quegli anni e raccogliere alcuni dei miei ricordi preferiti di questo periodo della mia vita, creando un outfit che mettesse insieme tutti quei souvenirs e quelle piccole cose che stuzzicano la mia nostalgia.”

Sulle sue ispirazioni…

“Sono stata particolarmente ispirata dal mio libro di fiabe preferito, About Nine Princesses, che ha un posto speciale nel mio cuore e che ricordo ancora a memoria. Un’altra fonte di ispirazione è stata una diversa percezione del kitsch, il modo in cui cambia dalla prospettiva di bambino a quella di adulto. Questo mi ha portato ai graffiti e all’harajuku street style.”

Sul messaggio…

“Anche se col tempo invecchiamo tutti, questo non dovrebbe impedirci di coltivare il bambino che è in noi. Le nostre personalità cambiano, naturalmente, ma la personalità di una persona è definita da qualunque aspetto e piccolo istante, e nessuno di questi dovrebbe essere mai dimenticato.”