Nike presenta "The Nature of Motion"
@ Milano Design Week
29 Marzo 2016
In occasione dell’edizione 2016 del Salone del Mobile di Milano, Nike presenterà la mostra The Nature of Motion, dimostrando come il design anticipi il potenziale del corpo umano attraverso una cooperazione tra forma, funzione e movimento.
Per questa occorrenza il brand ha scelto dieci designer contemporanei, ma soprattutto innovativi, per esplorare il tema Natural Motion attraverso differenti mezzi:
#1 Lyndsey Adelman. Progetta e produce illuminazioni a Manhattan dal 2006, ispirandosi a forme strutturali presenti in natura e utilizzando materie prime come il vetro soffiato a mano, porcellana, ottone, bronzo, cuoio e legno. L’installazione luminosa di Adelman si esemplifica in due rappresentazioni di rami illuminati, che ricordano la rappresentazione del ciclo vitale di un albero.
#2 Enrica Cavarzan & Marco Zavagno. Fondatori di Zaven a Venezia nel 2006, uno studio creativo multidisciplinare rivolto alla ricerca tra comunicazione, design e arte. Le voluminose lampade da terra create dal duo sono dotate di diffusori composti da Nike Flyknit, e l’installazione in generale si ispira alla bellezza di un atleta in movimento.
#3 Martino Gamper. Famoso per il suo progetto 100 Chairs in 100 Days, l’italiano Gamper è qualificato come produttore di mobili e scultore e dimostra il suo interesse nel riutilizzo di materiali. La collezione di tamburi, mostrata all’interno di un ambiente domestico costruito appositamente, testimonia il ritmo nel movimento naturale utilizzando tessuti tecnici Nike Flyknit e lacci Nike.
#4 Max Lamb. Il designer britannico prova una forte attrazione per materiali naturali quali roccia e legno, che modella in forme pure ed essenziali, celebrando la qualità delle materie prime. L’installazione di Lamb è caratterizzata da blocchi di alluminio pesante, marmo e polistirolo che levitano sopra un campo di aria compressa, sfidando la percezione di peso.
#5 Greg Lynn. Architetto e professore americano presso alcune delle scuole più prestigiose, tra cui Yale, unisce la progettazione con tecnologie digitali moderne, spingendosi oltre gli usuali limiti. La sedia intelligente costruita da Lynn è in fibra di carbonio composito e alluminio, sfrutta sensori integrati per calcolare la temperatura del corpo della persona seduta e regola cosi i moduli di raffreddamento integrati di Peltier. L’obiettivo è ovviamente uno: raffreddare o riscaldare, in base al bisogno, un atleta tra i periodi di attività fisica.
#6 Bertjan Pot. Spinto da curiosità su materiali, tecniche, strutture, motivi e colori, il designer tedesco - che ora vive e lavora a Rotterdam - sperimenta tecniche tessili e di tessitura. Le serie di resting pod sono fornite di ruote, come simbolo di movimento, con il rivestimento di tubi interni di una macchina, carriola, camion e trattore con cavi, cinghie, lacci Nike e Nike Flyknit.
#7 Clara von Zweigbergk & Shane Schneck. Il background di design grafico della svedese von Zweigbergk si unisce al design industriale di Schneck nel tentativo di creare nuove soluzione per la vita contemporanea. Il progetto si compone di 7 sedute, ognuna composta da materiali, combinati o naturali, come alluminio, poliuterano rigido e sughero che, per via della loro forma dinamica, richiedono un’interazione della persona che sta seduta.
#8 Sebastian Wrong. Designer e direttore creativo britannico, Wrong ha una passione per la fabbricazione di prodotti di qualità confermata dai suoi numerosi lavori nella sede di Londra. L’ergonomica sedia di Wrong, intesa come seduta condivisa, avvolge un tessuto intricato attorno a un telaio in ferro scavato che riflette la contemplazione del futurismo italiano e l’esame del movimento della modernità, velocità e dinamismo. Modellata da Nike Flyknit, la pelle dettagliata raffigura il quadro “Dinamismo di un giocatore di calcio” di Umberto Bocconi.
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