Renzo Rosso is proud of Galliano and Maison Margiela
John Galliano is a real pro
04 Giugno 2015
Il tempo scorre inesorabilmente e mentre le grandi imprese vengono celebrate con occhio nostalgico, accade al contrario che gli scivoloni, le gaffe e gli errori del passato scivolino pian piano via dai ricordi, lasciandosi alle spalle essenzialmente aloni sfocati.
Così è successo a John Galliano: quello scomodo avvenimento è infatti ormai radicato in memorie lontane. Febbraio 2011, Parigi. Lo stilista si trova in un locale e - visibilmente in preda ai fumi di alcool e droga - insulta pesantemente una coppia ebrea, inneggiando alla figura di Hitler. Da questo momento, la discesa negli inferi: viene licenziato in tronco da Dior ed inizia un periodo di riabilitazione che si protrarrà per ben quattro anni.
Innegabile talento sprecato? Esuberante personalità arginata e plasmata? Tramonto di una lunga ed acclamata carriera nel fashion biz?
Tutto al contrario.
Nell'Ottobre 2014 - dopo una parentesi in Oscar de la Renta - Renzo Rosso, patron di Diesel, nonché chairman e main shareholder del gruppo OTB, nomina Galliano come nuovo direttore creativo di Maison (Martin) Margiela. In seguito all'enorme stupore iniziale ed ai dubbi riguardanti l'apparente inconciliabilità tra personalità debordante di Galliano e minimalismo estremo di Margiela, ecco arrivare anche l'accettazione e l'entusiasmo da parte di critica e pubblico.
Iniziava una nuova fase per John Galliano, così come per Maison Margiela, entrambi accomunati da una sostanziale rottura con i rispettivi passati.
Oggi, facendo un bilancio del periodo trascorso da Galliano a capo della Maison, Renzo Rosso si ritiene sempre più soddisfatto della sua scelta: "John è veramente un Pro. Sono molto felice di averlo con noi. Non è semplicemente un designer: è un couturier con una mentalità piramidale. E' infatti in grado di portare i concetti del mondo couture, nel ready-to-wear".
A quanto pare, la presenza di Galliano ha dato un nuovo slancio al brand: non solo in termini di design, ma sopratutto secondo un'ottica economica. Rosso dichiara infatti che le vendite, da quando i primi capi concepiti dal nuovo creative director hanno raggiunto gli scaffali, sono aumentate del 20%, portando il marchio a quota 100 milioni di euro di fatturato.
Il fashion business ha perdonato Galliano. Renzo Rosso è soddisfatto del lavoro di Galliano. Il pubblico si sta abituando alla nuova presenza Galliano...e lo stesso Martin Margiela ha confidato di essere entusiasta della presenza di Galliano a capo del brand da lui fondato nel 1988.
Dunque, tutto è bene quel che finisce bene.