Domenico Cioffi SS15 Collection
Talent Corner
20 Febbraio 2015
Origini mediterranee mescolate a influenze nordeuropee sono alla base delle sue collezioni. Ma la forte passione per lo sport si evince da incursioni sporty nei suoi abiti.
Il designer Domenico Cioffi trae ispirazione da vecchi film e fotografie, guarda ad artisti come Sol Lewitt, Jeff Koons e Frank Stella fino alle fotografie di Wim Wenders e Lars Von Trier.
Vi sembrano lontani i tempi in cui Paco Rabanne osò vestire Jane Fonda nel film “Barbarella” con abiti futuristici realizzati in alluminio, plastica e plexiglass? Vi sbagliate, La SS15 Collection di Domenico Cioffi guarda al futuro, sembra di essere catapultati in un mondo lontano. Gli abiti sono costruiti su tessuti plastici, un tripudio di cellulosa dalla testa ai piedi. La palette colori è minimale, spazia dal bianco al nero con le incursioni di bagliori argentati.
Se la collezione Fall Winter 2014 ci ha trasportati con la mente in Papua Nuova Guinea qui il mondo di riferimento è lo sport.
Gli abbiamo fatto qualche domanda ed ecco come ha risposto.
#1 Domenico, sei partito dal design del gioiello e sei arrivato all'abbigliamento. Ci racconti il tuo percorso formativo e professionale?
Ho cominciato molto presto, avevo già le idee abbastanza chiare così ho cominciato con il design del gioiello. Conseguito il diploma ho fatto le valigie e sono partito per Milano dove ho studiato Fashion Design allo IED. Devo ammettere che sono stato molto fortunato perchè già durante gli studi mi è stata data l’opportunità di lavorare per diverse aziende di accessori e abbigliamento fino a quando, nel 2013, ho deciso quasi per gioco di avventurarmi in questo mondo autonomamente.
#2 Origini mediterranee e influenze del Nord: come si mescolano e uniscono nelle tue creazioni queste due culture?
Il nord e il sud si rincorrono continuamente nelle mie collezioni, sono un po’ il racconto dei miei viaggi. Nei miei continui spostamenti cerco di catturare quanto più possibile elementi decorativi o architettonici dalle città in cui mi trovo, dalle opere di artisti di questi posti, fotografando o schizzando tutto quello che mi circonda e cercando di fonderli insieme a volte anche forzatamente.
#3 La tua collezione Primavera/Estate 2015 è costruita su volumi e materiali innovativi, c'è un richiamo al mondo dello sport in queste tue creazioni-scultura: qual è l'ispirazione alla base?
Sono molto affascinato dallo sport, dalla ricerca e dalle lavorazioni che si alternano sulle divise degli sportivi, per la prossima primavera/estate infatti si possono intravedere alcuni dettagli che portano alla scherma. Palette colori essenzial, tessuti naturali e freschi che si alternano ad altri tecnici e molto armaturati, fino ad arrivare alla pelle e PVC lenticolari, su forme semplici over o più strutturate che fasciano il corpo.
#4 Cinema, arte, fotografia…da cosa ti lasci ispirare e cosa influenza maggiormente il tuo lavoro?
Quando comincio a disegnare una collezione, guardando il mio moodboard, la selezione di immagini che faccio si raccoglie sempre attorno all’ arte moderna, musica e cinema. Grafismi e colori di artisti come Sol Lewitt, Jeff Koons e Frank Stella sono spesso ricorrenti, dai vecchi film di super eroi anni 80 fino agli ultimi di Wim Wenders e Lars Von trier. Musica indie-rock ed elettronica accesa quasi tutto il giorno…
#5 Parlando della situazione attuale del sistema moda, in che modo si differenziano Italia e Olanda e quali sono i pro e i contro?
Penso che siano due realtà completamente diverse, anche se i problemi che incontrano nel loro percorso i designer olandesi sono gli stessi. Forse in Olanda ci sono più aiuti governativi, in Italia invece siamo ancora molto ricchi di maestranze e questo fa profondamente la differenza, poi bisogna ammettere che da qualche anno c’è molto interesse verso i nuovi designer nel nostro paese.
#6 Oggi il fashion system ha la necessità di saper dialogare con i web influencer e sempre più spesso nascono progetti e collaborazione tra designer e blogger. Tu come ti muovi in questo complesso panorama?
Ritengo che sia molto importante oggi essere visibile sul web grazie a queste figure come fashion blogger e web influencer, anche se forse in alcuni casi possono aiutare più le aziende o grandi brand piuttosto che giovani designer. Con questo non escludo queste forme di collaborazioni, ricevo spesso proposte che valuto di volta in volta.