The first New York Men's Fashion Week to take place in July?
06 Gennaio 2015
New York è pronta a lanciare una Fashion Week Uomo, indipendente da quella femminile. Ancora nessuna notizia ufficiale, ma i rumors si fanno sempre più insistenti.
Lo confermano le parole di Steven Kolb, CEO del CFDA: "Abbiamo un numero sufficiente di designer capaci di costituire un bel gruppo di talenti tra nomi emergenti e marchi consolidati, il che darebbe un segnale forte agli stilisti americani. Il sindaco, la città di New York e la New York City Economic Development Corporation sono molto favorevoli al nostro lavoro su tutte le collezioni. Abbiamo inoltre abbastanza location in città per poterla organizzare "- e continua - " Abbiamo un po' di fondi stanziati, ma ce ne servono altri. Abbiamo designers, editori e l'interesse degli acquirenti, ma ci sono ancora molti aspetti da controllare ".
Il debutto potrebbe essere in luglio, con le collezioni estive, ed in molti danno per certe le partecipazioni di marchi come Ralph Lauren, Michael Kors, John Varvatos, Calvin Klein, Rag & Bone e Thom Browne.
Fino a questo momento questi, ed altri, designers americani avevano due scelte possibili: accontentarsi di un piccolo spazio all'interno della settimana femminile newyorkese o sfilare all'estero.
Adesso che finalmente il Council of Fashion Designers of America sembra deciso a seguire l'esempio di Londra, Parigi e Milano lanciando un evento interamente dedicato alla moda maschile dubbi e domande si moltiplicano.
La questione principale è: riuscirà la fashion week maschile ad eguagliare l'hype e la copertura mediatica di quella femminile?
I fattori da considerare sono molti, ma quello che sembra certo è che il settore dedicato all'uomo riscontra un rapido aumento di vendite, di interesse, anche grazie alla spinta di sottoculture come health goth e lumbersexual.
Se prima la moda maschile, soprattutto quella americana, era vissuta come un classico pressochè immutabile che lasciava poco spazio alla creatività, ora è diventato terreno di sperimentazione.
Le scelte di stilisti e compratori, come ha notato WGSN, leader nel fashion trend forecasting, si fanno sempre più audaci e la stampa li premia dedicandogli maggiore attenzione. Tutto questo giocherebbe a favore di una fashion week della Grande Mela, che si appresta a diventare un'interessante vetrina di talenti e sperimentazioni.
Dal punto di vista pratico la scelta di sfilare in luglio si inserirebbe perfettamente nel ciclo di vendita ed acquisti del settore. "Abbiamo bisogno di vendere in una reale stagione di vendita in modo da avere la produzione avviata " spiega il designer americano Thom Browne ed inserire gli show maschili in giugno-luglio sarebbe importante, anche se significherebbe dover anticipare i tempi di realizzazioni delle collezioni.
Gli interrogativi restano molti, ma le risposte si avranno soltanto dopo il debutto di questa tanto attesa fashion week.