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The 10 best fashion moments of 2014

The 10 best fashion moments of 2014

Crisi, normcore e famiglia  Kardashian-Jenner. Il 2014 è stato il loro anno. Ma è stato anche molto altro. 

L'estate è trascorsa tra secchiate di Ice Bucket Challenge, ragazze che trattenevano il respiro per indossare al meglio i crop top e milioni di persone che digitavano su Google il termine "normcore" domandandosi cosa diavolo significasse. 

Pharrell e il suo cappello gigante hanno fatto cantare Happy a tutto il mondo, intanto le star di Hollywood si scattavano un mega selfie di gruppo agli Oscar, mentre Jared Leto ci provava con la nuova star dei red carpet Lupita Nyong'o.

 

I Brangelina sono finalmente convolati a giuste nozze, seguiti dal loro amico Clooney, invece Gwyneth Paltrow e Chris Martin si sono lasciati, così per un po' lui si è consolato con Jennifer Lawrence, il tutto mentre Banderas fuggiva dalla moglie Melanie per amore della gallina Rosita.

Abbiamo perso grandi artisti come Robin Williams ed Oscar de la Renta e sperato di lasciare anche noi il nostro segno nel mondo.

Mentre la Barbie tornava protagonista, abbiamo visto nascere una nuova generazioni di attiviste, donne forti che rivendicano i propri diritti. 

E' stato l'anno in cui Kendall Jenner, sorellina della più celebre Kim, ha rubato lo scettro di best model all'amica Cara Delevingne, ma anche quello che ha trasformato Solange e Rihanna in designer. 

Nel 2014 noi abbiamo visto e vissuto di tutto. La moda anche.

Molti stilisti hanno cambiato brand, ci hanno fatto fare un viaggio attraverso le epoche, '60s, '90s, '70s, unito moda e sport e provato a convincere che andare in giro con una coperta fosse cool.

Ecco i nostri best 10 fashion moments.

#1. LENA DUNHAM SULLA COPERTINA DI VOGUE.

Non è bella, non è magra, ma è super cool. Se ne è convinta anche Anna Wintour che la ha scelta come protagonista della copertina di Febbraio di Vogue. Il sito Jezebel la accusa di essersi piegata a photoshop e lei orgogliosa di se stessa risponde:  " Non mi sono mai sentita maltrattata; ero veramente felice perchè mi hanno vestito e curato in un modo che riflette chi sono... Non capisco come possa essere una brutta cosa vedere, Photoshop o no, una donna differente dalla tipica cover girl di Vogue."

#2. CIAO, ADDIO, ARRIVEDERCI.

Il 2014 è stato un continuo via vai di stilisti. Nicolas Ghesquière e Jason Wu sono rispettivamente approdati da Louis Vuitton e Hugo Boss. Jean Paul Gaultier ha detto addio al al pret a porter con la spettacolare parodia di un concorso di bellezza, mentre Marco Zanini, dopo solo due collezioni, ha abbandonato Schiaparelli. Lo stesso hanno fatto Peter Copping con Nina Ricci e Guillaume Henry con Nina Ricci.

In casa Martin Margiela Matthieu Blazy si è scambiato il posto con il redivivo John Galliano e se ne andato da Celine.

Non vi basta? Gucci perde in un colpo solo direttore creativo ed amministratore delegato, Frida Giannini e Patrizio di Marco.

#3. AT MARGIELA A STAR HAS BORN.

E' stata la notizia più commentata dell'anno: dietro le collezioni di Margiela c'è (ora non più) Matthieu Blazy.

Non si può tenere nascosto un talento. Suzy Menkes ne è convinta e rivela al mondo dalle pagine di Vogue, che è il giovane designer il creativo della maison belga. E così manda a gambe all'aria anni di strategia comunicativa incentrata sull'anonimato.

#4. KIM BREAKS THE INTERNET

E' il suo anno. E' la star di Instagram ed ora anche la moglie di Kanye West. I due si sono sposati con una cerimonia faraonica a Firenze e sono anche riusciti a convincere Lady Wintour a farsi mettere sulla copertina di aprile di Vogue America. Ma Kim non si accontenta e, nuda con un calice di champagne sostenuto dall'imponente sedere, su Paper Magazine ha inondato in web.  

#5. CHANEL SUPERMARKET

La moda denuncia l'ossessione per il consumismo. Karl Lagerfeld crea uno strepitoso set-supermarket per la collezione autunno/inverno 2014 di Chanel. Le modelle sfilano tra le corsie facendo la spesa e riempiendo i carrelli di prodotti, dal latte al sapone, dalle uova ai barattoli, tutti rigorosamente marchiati con la doppia C.

#6. IL RITORNO DI GALLIANO.

Il mondo della moda perdona John Galliano. Dopo tre anni di esilio conseguenza dello scandalo razzista e della cacciata da Dior, l'enfant terrible torna. Da ottobre è il nuovo direttore artistico di Maison Martin Margiela. La maison abbandona l'anonimato e sceglie un designer controverso, ma dal grandissimo talento.

#7. SAVAGE BEAUTY.

Alexander McQueen torna ora nella sua Londra con Savage Beauty, mostra curata da Claire Wilcox, già realizzata nel 2011 a Metropolitan Museum of Art a NY e che il prossimo 14 marzo arriverà al  Victoria & Albert Museum. Sarà una celebrazione della sua arte e con sedicimila biglietti già venduti è la mostra dell'anno, pur non essendo ancora iniziata.

" Lee era un genio e un vero visionario che ha ridefinito i confini, sfidato e ispirato. Credeva nella creatività e l'innovazione ed il suo talento era senza limiti",  racconta Sarah Burton, dal 2010 direttore creativo di Alexander McQueen. Vedere per credere. 

#8. MOSCHINO: GRAZIE JEREMY SCOTT.

Il brand italiano torna al successo sotto la guida di Jeremy Scott. Lui porta in passerella fast food e barbie, il mondo della moda si innamora e centinaia di fashionistas si contendono i pezzi più cool. E' boom di vendite.

#9. ALEXANDER WANG FOR H&M.

Il designer americano segna un punto di svolta nella storia delle collaborazioni del marchio svedese. Per la prima volta Wang non si limita a rivisitare i suoi pezzi cult, ma realizza una vera e propria linea dedicata all'abbigliamento sportivo. E' un successo.

#10. AMERICAN APPAREL LICENZIA DOV CHENEY.

Che cosa sarebbe American Apparel senza sesso? Solo una societ‡ che vende T-shirt e felpe. Dov Charney che nel 1989 ha fondato AA, plasmandola sulla sua personalità stravagante e ipersessuale, lo sa bene.

Da tempo al centro di polemiche ed accusato più volte di molestie sessuali, quest'anno è stato licenziato. E' tornato poi in luglio, in qualità di consulente, per essere di nuovo lasciato a casa pochi giorni fa. Sarà la volta buona?