Normcore - AKA burn your creativity
Cool Chit Chat
30 Aprile 2014
Il tramonto degli hipster è arrivato. Ormai da qualche mese si vocifera nei substrati modaioli, una nuova tendenza è nell’aria:
NORMCORE = NORMAL + HARDCORE.
La prima a teorizzare sulla questione è stata Miss Duncan sul New York Magazine, notando come tra le vie di Soho non si riuscisse più a distinguere un turista da un cittadino medio. La sciatteria si sta diffondendo epidemica, forse come risposta ai tempi di crisi, o alla pigrizia cronica, o all’overdose di fashionismo. Fine della ricercatezza hipster e lunga vita alla maglietta della salute. Il “vestito male” sta cominciando a trionfare senza una reale motivazione, diventando una giustificazione di stile. La negazione della tendenza che si fa tendenza. Nichilismo.
Basta fare una ricerca su Instagram e ci rendiamo conto che l’outfit del perfetto discepolo del normcore è composto da:
- T-shirt iperbasica, possibilmente regalata da qualche sponsor.
- Pile quattro stagioni (ottimo per ogni evenienza climatica).
- Sandali o Crocs.
- Felpa sformata.
- Jeans a vita alta e taglio anni ’90.
- Sneakers bianche ed insulse.
- Calzini di spugna.
- Marsupio.
Normcore è tutto ciò che vostra madre non vuole indossiate.
Il dubbio sorge immediato: ci sono o ci fanno? Per le redattrici di Elle America sembra tutta una farsa, un voler giocare con la banalità o meglio una naturale evoluzione della tendenza, che dopo la ripresa degli anni ’70 e ’80 ricade sulla scelta dei ’90.
Ed in effetti basterebbe riaprire l’armadio dei genitori per abbracciare l’essenza dello stile normcore.
Steve Jobs e Mark Zuckerberg diventeranno le nuove icone di stile, come se la sostanza avesse lasciato da parte l’apparenza. L’insana abitudine di giudicare una persona dall’abbigliamento potrebbe essere messa da parte sotto l’egemonia di una t-shirt basica, dovremo dare più peso ai contenuti.
Disertazioni filosofiche a parte, è chiaro che i veri fashion addicted –dopo la prima colica di orrore- dovranno fare proprio questo nuovo trend. I brand ci vengono incontro con tutta la loro semplicità: American Apparel, che da anni fa della basicità la propria bandiera, Adidas, Nike, Supreme, GCDS e pure Givenchy.
Da qui al luxury-basic il passo è davvero breve, t-shirt e felpe urlano loghi e le sneakers basiche diventano Stan Smith, giubbini di jeans dal tocco vintage e i pile…eh, per i pile ancora la salvezza non l’abbiamo trovata.
GET THE NORMCORE LOOK