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The best five things about London Women Fashion Week

Give Me Five

The best five things about London Women Fashion Week Give Me Five

I rintocchi del Big Ben ci svegliano - riportandoci ad una movimentata realtà fatta di passerelle milanesi e parigine - dopo aver passato una settimana con gli sguardi rivolti all'ecclettica Albione. Anche la London Fashion Week FW14 è volta al termine ed anche questa volta non può mancare Give Me five a proporvi i cinque particolari che hanno contribuito a renderla magica.

LA LUCE IRRADIATA DA ASHISH

Se dovessimo individuare uno dei brand che ha illuminato maggiormente questa LFW, non faremmo la minima fatica a puntare il dito verso Ashish, che ha irradiato -letteralmente- il catwalk. Sì, perchè il designer Ashish Gupta, rinomato amante di tutto ciò che è brillante, ha creato una collezione assolutamente lucente, composta da cascate di glitter che si riversano su capi dal sapore sporty e principesco. Oltre ad aver abbagliato la scena, il brand ha innescato una vera e propria rivoluzione social annunciando un'altra collaborazione con Topshop con release prevista a Maggio, della quale faranno parte le super chiaccherate light-up flatform ai piedi delle modelle. Non spingete, ce n'è per tutti.

KTZ "I WANT IT ALL, I WANT IT NOW"

Sentiamo la necessità di scomodare i cari e vecchi Queen per descrivere al meglio la women collection FW14 di KTZ : "I want it all, I want it now". E' infatti impossibile resistere ai pattern geometrici sugli abiti, alle palette monocromo e ai volumi top over sovrapposti ai bottom slim che hanno calcato il catwalk londinese di Kokon to Zai. Lente d'ingrandimento anche sul metallic look - un gold che farebbe impazzire lo stesso Re Mida - e sul simbolismo con riferimenti religiosi sul quale si basa l'intera collezione.

 

GLI INSERTI PREZIOSI DI MARY KATRANTZOU

La nuova collezione di Mary Katrantzou segna una rottura - chissà se definitiva- con le stagioni precedenti, dominate dal digital print. Abbandonato il suo trademark, la designer propone una linea totalmente nuova, mostrandoci con orgoglio la sua abilità nel conquistare anche territori fino ad ora da lei mai esplorati. Abbiamo particolarmente apprezzato i coloratissimi abiti con preziosi inserti in rilievo che creano giochi geometrici, veri e propri must have per la prossima stagione. Anche chez Mary, troviamo capi intrisi di simbolismo e di magia - che in qualche modo segnano un'interessante continuità con il filone proposto anche da KTZ.

LE TRASPARENZE DI TOPSHOP UNIQUE

Topshop unique, la linea high-fashion di Topshop, ha dominato il Tate Modern entrando nel cuore - e nell'immaginario armadio - di tutti i presenti ed accogliendo da subito critiche molto positive. Pollice in su quindi per una collezione che prende ispirazione prevalentemente dagli gli anni '70, dalle divise scolastiche inglesi e dal tema floreale. Inutile dire che ciò che ci ha maggiormente colpito sono stati i top trasparenti sui quali compaiono meravigliosi inserti floreali. Quel vedo-non vedo che aggiunge un pizzico di innocente malizia al look.

LE CYBER GOTH MASK DI NASIR MAZHAR

La London Fashion Week è conosciuta ai più per essere una settimana ad alto tasso di creatività ed avanguardia. Ne è un esempio palpabile Nasir Mazhar che, con il suo primo womenswear catwalk show, ha creato un'estensione naturale della sua innovativa menswear FW14 collection. Un turbinio di riferimenti che spaziano dal mondo hip-hop a quello cyber goth fanno da sfondo ad una collezione da ricordare - è in effetti impossibile dimenticare il nome del designer, scritto ovunque. Particolare da evidenziare: le maschere indossate dalle modelle che danno all'intera linea un sapore robotico e futurista.