The best 5 things about Milan Fashion Week
Give Me Five
15 Gennaio 2014
Il sole è da poco tramontato tra le guglie del Duomo - per tornare ad abbracciare, scaldare ed animare la Ville Lumière - e mentre Milano tira un sospiro dopo la delirante settimana appena conclusasi, noi ne ripercorriamo i momenti più succulenti.
Ormai diventato un appuntamento fisso, quasi più atteso del Carosello, torna Give Me Five: questa volta vi proponiamo i 5 dettagli che più ci hanno deliziato gli occhi ed il cuore durante la Milan Men Fashion Week FW 14.
"Noi ve ne diamo 5, voi intanto dateci il 5".
-Le corone di Dolce&Gabbana
La nuova collezione di Dolce & Gabbana si ispira alle figure dei re normanni che sbarcarono in sicilia attorno all'anno 1000, lasciando nei costumi e nell'architettura dell'isola un'impronta netta del loro passaggio. Quali particolari migliori potevano spiccare in passerella se non vere e proprie corone per sottolineare la forza e la potenza dell'uomo immaginato da Domenico e Stefano?
-I pois di Andrea Pompilio
Andrea Pompilio si è distinto anche questa volta creando uno stile frizzante e classico al tempo stesso. Riflettori puntati sul pattern polka dot che compare su blazer, bomber jacket, trench e pantaloni e che conferma il giovane designer come uno dei più promettenti del panorama italiano.
-Il deep purple di Jil Sander
Nonostante l'addio di Heidemarie Jiline Sander, il brand torna a stupire in passerella presentando un uomo dal rigore quasi geometrico. Tagli puliti e netti, stile minimale. Essenziale anche la palette cromatica, nella quale, prima su tutti, salta all'occhio una perfetta tonalità deep purple che - inutile dire - ci ha completamente rapito.
-I lacci in pelle di Z Zegna
Paul Surridge, il direttore creativo della linea giovane di Ermenegildo Zegna, porta in passerella una collezione ispirata agli anni '60 e alla subcultura mod. Dominano la scena completi dal taglio slim, coat e parka sui quali campeggiano coloratissimi lacci in pelle che rivisitano in chiave moderna la linea dal sapore retrò.
-La sciarpa-cravatta di Prada
Più che una sfilata, quella di Prada è stata una vera e propria pièce teatrale che ha visto come protagonista una collezione - mista uomo e donna - caratterizzata da individualità, solitudine e introversione. I tempi di glorificazione della cultura pop sembrano essere sempre più lontani e lo confermano anche le parole della stessa Miuccia, "la verità è che la logica della moda, a mio parere, ti spinge per forza al cambiamento". Leitmotiv interessante ed inaspettato: tutti i modelli sfilano con una cravatta portata a mo' di sciarpa.