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Talent Corner - SuperDuper Hats

Il fascino del cappello tra tradizione e idee audaci

Talent Corner - SuperDuper Hats Il fascino del cappello tra tradizione e idee audaci

Non chiamateli cappelli. Quelli di Super Duper Hats hanno una marcia in più ed è per questo che ci piacciono.
 Il brand toscano Super Duper, formato dai designer: Veronica Cornacchini, Ilaria Cornacchini e Matteo Gioli, nasce nel 2010 da un incontro speciale.


“SuperDuper Hats, nasce dalla curiosità per una forma di legno utilizzata per fare cappelli trovata ad un mercatino e da una personale passione per questo accessorio, una lunga gavetta passata a bussare alla porta di anziani artigiani che ci hanno insegnato il mestiere…”
Artigianalità, ricerca, nuove tecnologie e tanto impegno, sono gli ingredienti che hanno sancito il loro successo e li hanno portati a vincere Who’s on next?


I loro cappelli sono realizzati totalmente a mano, sono unici e ognuno è frutto di costante ricerca e sperimentazione. 
Oggi avere un’idea di testa sembra essere la soluzione vincente e loro l’hanno avuta nel vero senso della parola!

 

1. Salve Matteo, Veronica e Ilaria ci raccontate un po' di voi e di come nasce l'idea del brand di cappelli Super Duper Hats?

SuperDuper Hats nasce nel 2010 quasi per gioco. Nessuno di noi aveva pianificato questo progetto, e ognuno di noi arriva da percorsi diversi. Nasce dalla curiosità per una forma di legno utilizzata per fare cappelli trovata ad un mercatino d'antiquariato e da una personale passione per questo accessorio. Una lunga gavetta passata a bussare alla porta di anziani artigiani che ci hanno insegnato il mestiere é stata davvero fondamentale per noi, perché per saper disegnare un cappello, bisogna prima saperlo materialmente realizzare.

2. Perché la scelta di concentrarsi solo sul cappello?

Perchè è un accessorio di grande fascino che abbiamo sempre indossato.

3. Qual è secondo voi il punto di forza principale del vostro brand e perché?

I nostri cappelli sono realizzati secondo la più tradizionale e antica lavorazione artigianale, ma questo per noi è solo un punto di partenza per trovare attraverso una ricerca costante e l'aiuto di nuove tecnologie, sempre qualcosa di nuovo. Il punto di forza del nostro brand quindi è far tesoro del know how del passato, per arrivare ad un prodotto assolutamente nuovo e contemporaneo. Qualità e innovazione è il nostro connubio vincente.

4. La vostra ultima collezione è totalmente dedicata all'hobo. Cos'è esattamente l'hobo e da concetto v'è dietro?

La nuova collezione uomo SS 2014 si ispira all'Hobo, al vagabondo, figura che nell'immaginario rappresenta il viaggio, l'avventura, anche inteso come ricerca interiore. Per raccontare questa sottocultura ci siamo affidati a colori sporchi e paglie cotte dal tempo che si intrecciano attorno a forme forti e decise. L'accostamento tra materie prime ormai introvabili e tessuti martellati, creano uno scenario dove idilliacamente tutto si bilancia. Ogni cappello dà e prende forza da un altro senza mai perdere la propria identità.

5. Quanto secondo voi l'equazione Innovazione=giovani talenti emergenti è vera e in che termini?

E' un'equazione assolutamente, e dovrebbe essere sempre vera. Ovvero, l'innovazione è quello a cui devono aspirare i talenti emergenti. Mai replicare il passato, ma andare sempre avanti.

6. Immaginiamo l'enorme soddisfazione di essere i vincitori del  WION 13.  Cosa vi ha entusiasmati di più di questo progetto dedicato ai giovani talenti come voi?

WION è stato davvero un momento prezioso per la crescita del nostro lavoro, perchè ci ha dato la possibilità di confrontarci con una giuria così prestigiosa. E' stato un grande stimolo per fare del nostro meglio. Vincere il concorso è stato come fare una promessa a noi stessi e a coloro che hanno fin da subito creduto in noi.

7. Ci raccontate in breve come avviene il processo creativo del prodotto, dalla sua ideazione fino alla sua comunicazione?

Il momento della ricerca e del design è sicuramente uno dei più stimolanti. Si parte da qui, da un'idea ancora non troppo definita che prende una forma durante il processo. Ricerca, idea, disegno, prototipo.. questo è il percorso che intraprendiamo ogni volta. Da qui parte un lavoro di comunicazione attraverso diversi canali, che ci permette di raccontare l'idea, il messaggio che c'è dietro ad un'intera collezione.

8. Dove vi immaginate tra dieci anni?

A New York, lavorando ad un progetto che è ancora assolutamente top secret!