Cool Chit Chat - Strong people wear vintage
Tips for new vintage lovers
22 Luglio 2013
Siamo tutti bravissimi a dire “vintage”. Ci piace perché è una parola che riempie la bocca, dà un tocco esotico ad ogni conversazione, ci fa etichettare come esperti di moda.
Se vesti vintage sei PRO. Si, ma chi sa veramente cosa vuol dire?
Vintage è qualsiasi capo prezioso perché d’annata (almeno 20 anni), caratterizzato da unicità e irriproducibilità. Vintage NON è usato, è storia della moda fatta prodotto.
Noi, fashion victim e aggregati, ci accontentiamo un po’ di tutto. Che sia vintage o di seconda mano, basta andare alla ricerca del dettaglio. Uscire dagli standard della massificazione e personalizzare il guardaroba.
Fino a qui tutto rose e fiori, ma la vita del cacciatore vintage non è facile.
Non sempre i prezzi sono abbordabili, quindi è meglio farsi furbi. Crearsi una rete di negozi di fiducia è frutto di esperienza. Inoltre è bene sapere che ogni città ha la sua zona “vintage”, dove sono raggruppate tutte le attività commerciali più interessanti. A Parigi la zona di Rue Etienne Marcel, a Londra Camden, a Barcellona il Bairro Gotico, solo per fare degli esempi.
Se siete neofiti dovete aprire la mente.
1. Polvere ubiquitaria. A meno che non siano posticini curati, la polvere è davvero ovunque, dovete abituarvi. Solo quelli che riusciranno a superarla e tuffarsi nelle pile di abiti più nascoste riusciranno ad ottenere il pezzo che vale. E con polvere intendiamo: decenni di polvere.
2. Non sapete come affrontare il vostro primo acquisto? Partite dagli accessori: scarpe, borse e foulard. Entrare nell’ottica di un outfit vintage non è immediato, iniziare dai dettagli può essere una soluzione per abituarvi.
3. Mixare. Non potete pensare di crearvi un look al 100% vintage, l’associazione con vostra nonna potrebbe essere immediata. Non vi vogliamo vedere incartapecoriti, il giusto mezzo è dare un impatto di ricercatezza e allontanare l’ovvietà. Già vi immaginiamo ad inamidarvi il colletto con i bigodini in testa.
4. Se proprio non ce la fate ad entrare in sintonia con lo shopping vintage c’è un piano B: svaligiare l’armadio dei genitori. C’è sempre uno scatolone con i resti storici, cercate, valutate e provate. Magari la vestibilità non è 2.0, ma esistono le sarte per questo. Costi bassissimi e altissima resa.
Poi se il fatto che qualcuno abbia già indossato quel vestito è un limite insormontabile, il fashion system ci viene incontro. Marchi nuovissimi propongono collezioni con richiami vintage ma costumizzati alla maniera attuale. È il caso di Lazzari o Like My Mother. Ispirazione ce ne sono in ogni dove, i vintage festival sono una tendenza del momento, scavalcano addirittura le mura dei city outlet. Là dove la moda è fast e low cost, si riflette sul passato.
Il vintage è pure da furbi, se dovete andare ad un party il rischio copia è praticamente inesistente. Che si può desiderare di più?
Vintage is the way.