
Come vanno le cose per il Gruppo OTB?
Il proprietario di Diesel, Maison Margiela e Jil Sander resiste bene alla crisi del lusso
19 Febbraio 2025
La crisi che sta scuotendo il mondo del lusso non sta risparmiando proprio nessuno. Se LVMH e Kering ne sono state abbastanza colpite e gruppi come Prada e Moncler ma anche brand come Hermès e Brunello Cucinelli stanno resistendo strenuamente, altri hanno risultati misti ma comunque positivi. Ieri, OTB ha presentato i risultati annuali del 2024, che sono un esempio perfetto di come un gruppo dal posizionamento fortissimo, guadagnato negli ultimi anni soprattutto dalla svolta di Diesel e dalla popolarità di Maison Margiela, possa barcamenarsi tra le molte difficoltà di un mercato sempre più caotico. Il gruppo di Renzo Rosso ha infatti registrato un calo del fatturato del 5,2%, passando da 1,9 miliardi di euro nel 2023 a 1,8 miliardi nel 2024 per via del rallentamento del 5,7% di vendite nel mercato cinese e di una riduzione del 15% del canale wholesale, che ha pesato sulle performance complessive. Il calo ha influenzato i margini, in calo del 20,7%, soprattutto a causa degli investimenti destinati all’espansione del retail e all’innovazione, e l’utile operativo di 44 milioni di euro rispetto ai 140 milioni del 2023. Il mercato cinese ha rappresentato una delle principali criticità, con una flessione del 5,7% nelle vendite, che però hanno mostrato solo una ripresa graduale nel corso dell’anno. Ma nonostante queste difficoltà, il gruppo ha ottenuto risultati incoraggianti in altri ambiti. Il retail diretto è cresciuto del 7,4%, rappresentando il 57% delle vendite totali. Il gruppo si è anche espanso con 61 nuovi negozi, in Medio Oriente e Messico, con ottime performance in Giappone e Nord America, con una crescita rispettivamente del 16,3% e del 13,3. Infine, le vendite di Diesel sono salite del 3,2% a cambi costanti, mentre quelle di Maison Margiela del 4,6%.
Nel complesso, i risultati di OTB nel breve termine appaiono condizionati da un contesto difficile, ma la strategia del gruppo, fortemente orientata all’espansione del retail e alla crescita nei mercati più promettenti, testimonia una buona solidità. Se la ripresa del mercato cinese si concretizzerà e il canale retail continuerà ad espandersi con successo, OTB potrebbe tornare a una crescita più sostenibile nei prossimi anni. Secondo il CEO Ubaldo Minelli, nonostante il 2024 sia stato un anno complesso per l’intero settore del lusso, il gruppo ha continuato a investire nella propria rete retail, nel rafforzamento della struttura manageriale e nella consolidazione e crescita dell’azienda. È inoltre prevista una quotazione in Borsa che potrebbe arrivare nel 2026, a condizione che il contesto economico risulti più favorevole e i numeri aziendali siano più solidi. Sicuramente interessante sarà il roll-out della nuova collezione di eyewear prodotta da EssilorLuxottica e presentata lo scorso anno durante lo show del brand. Minelli ha anche detto di non essere preoccupato per i dazi annunciati da Donald Trump, né per l’evoluzione del panorama della distribuzione nei grandi magazzini americani – anche se ha ammesso che le recenti tensioni geopolitiche rappresentano una fonte di inquietudine.
Complessivamente, come dicevamo, OTB ha inaugurato 61 store a livello globale nel 2024, di cui 28 in Cina anche se a novembre alcuni report di Jing Daily segnalavano che il gruppo ne avesse chiusi alcuni in diverse location meno performanti nel paese. Nel Medio Oriente, invece, il gruppo ha siglato a giugno un accordo di joint venture di 25 anni con Chalhoub Group per rafforzare la propria presenza diretta nell’area, con l’obiettivo di aprire 15 nuovi store nei prossimi cinque anni, di cui due previsti per quest’anno. In Messico, il gruppo ha costituito una propria entità legale con l’intenzione di inaugurare circa 50 nuovi store nei prossimi cinque anni, di cui 15 previsti nel 2025 per Diesel, Maison Margiela e Marni. Ci sono stati anche diversi investimenti nella filiera produttiva con l’acquisizione della maggioranza di Calzaturificio Stephen, storico fornitore di calzature, dopo l’acquisizione nel 2023 del produttore di pelletteria Frassineti.