Chi sarà il prossimo direttore creativo di Loewe?
Secondo molti oracoli della moda, dovremmo parlare di “direttori creativi” al plurale
14 Gennaio 2025
La moda nel 2025 è in stato di flusso. Si slacciano e allacciano alleanze, brand vengono venduti e altri comprati, direttori creativi saltano e vengono insediati – un po’ come sta succedendo nel tech e nella politica, insomma, avanza sempre più la sensazione di trovarsi in un nuovo clima, anzi in un nuovo mondo in cui tutto può essere riscritto e rescisso. Ed arriviamo alla questione: le voci di corridoio danno ormai per certa la partenza di Maria Grazia Chiuri da Dior, insieme alla notizia che il womanswear del brand ha iniziato a vendere meno del menswear di Kim Jones; e a sostituire lei dovrebbe arrivare il designer dei miracoli di LVMH, ovvero Jonathan Anderson, il quale contestualmente lascerà Loewe. Il punto però è proprio questo: quando Anderson è arrivato da Loewe, il grande pubblico della moda non aveva davvero mai sentito parlare di entrambi. Dieci anni dopo (mese più, mese meno) il primo è considerato il miglior designer della sua generazione e il secondo uno dei brand più desiderabili del mondo. Ma se Anderson davvero dovesse andare da Dior, nelle mani di chi sarebbe Loewe?
La risposta a questa domanda è cruciale dato che il brand è uno dei moneymaker di LVMH e dunque deve mantenere il proprio slancio – senza parlare di come in questi anni il brand sia diventato un laboratorio di sperimentazione e innovazione che non può semplicemente cambiare adesso. Per fortuna, comunque, gli allibratori e oracoli della moda hanno già individuato dei successori – al plurale. I rumor infatti non parlano di un singolo direttore creativo ma di due coppie di creativi: la prima dovrebbero essere Luke e Lucie Meier, il cui contratto da Jil Sander potrebbe essere prossimo alla scadenza; la seconda, e questo secondo Miss Tweed, solitamente assai affidabile nelle predizioni, è invece il duo creativo dietro Proenza Schouler, Jack McCollough e Lazaro Hernandez. Entrambe le opzioni hanno fondamentalmente senso. I due Meier sono designer molto apprezzati, che nel corso della propria dirigenza creativa sono riusciti a riempire le proverbiali scarpe della founder Jil Sander non solo interpretandone il celebre minimalismo ma anche offrendo una propria versione del lato più estroso e fantasioso che il brand sperimentò nei primi 2000. Il loro compito è stato abbastanza monumentale considerando che un brand come Jil Sander possiede un’identità tanto precisa quanto versatile che non è affatto facile da maneggiare.
Dall’altro lato, il duo dietro Proenza Schouler ha creato un brand dal nulla, facendone uno dei nomi più affascinanti della moda contemporanea oltre che uno dei marchi più promettenti sulla scena – praticamente un classico moderno. Entrambe le coppie di designer hanno un simile gusto per prendere capi e design semplici ed elevarli a nuove altezze concettuali – ma forse delle due coppie sono i Meier quelli a più agio con l’uso vivace dei colori e il gioco ardito delle proporzioni che ormai fa parte dello spirito di Loewe. A questo si dovrebbe aggiungere la tendenza di LVMH a favorire designer già abituati alla moda corporate e dunque capaci di lavorare su sei collezioni l'anno (Jil Sander sfila con un formato co-ed ma le collezioni pre-fall e resort sono divise in menswear e womanswear) muovendosi nel complicato universo di un brand commerciale fatto di linee di profumi e di occhiali e collaborazioni seriali. Il che non significa che McCollough ed Hernandez non siano all'altezza ma solo che, come designer e uomini d'affari, hanno mostrato di tenere alla propria indipendenza arrivando a comprare indietro le partecipazioni dei propri investitori nel 2018 per non subire ingerenze nel proprio business. In un caso come il loro, LVMH potrebbe proporre di acquistare una quota di minoranza in Proenza Schouler - il che sarebbe una mossa in pieno stile Arnault. Ma ancora nulla è detto e dunque nulla può essere ipotizzato con certezza. A prescindere da quale sarà la notizia, sappiamo che una notizia arriverà. L’attesa di conoscere il futuro di Anderson e di Loewe è ufficiosamente già iniziata.