La nuova collezione di Gucci è un trionfo di essenzialità
Con la Pre-Fall 2025, Sabato De Sarno evoca un nitido, geometrico romanticismo
16 Dicembre 2024
“Casual grandeur” è stato il motto che ha guidato le ultime collezioni di Gucci di Sabato De Sarno – l’idea di nobilitare il quotidiano, guardando con un occhio a quelle grand dames novecentesche (Jackie Kennedy in primis) che vivevano e respiravano couture anche nei momenti più informali della propria vita; e con l’altro a un’idea di modernità abbastanza radicale, di un purismo così netto che sfiora il rigore ma che è in realtà teso verso una sensualità tanto pratica quanto sottile. Con il volgere dell’anno il brand ha rivisto il proprio approccio e inizierà a unire le collezioni maschili e femminili in un più unitario formato Co-Ed, il cui primo esempio è la Pre-Fall 2025 di Gucci presentata oggi e che ha mostrato immediatamente i suoi vantaggi attraverso i cinquantacinque scatti del lookbook. Gucci è un brand che ha alla base una fortissima componente artigianale ma che nel corso di una storia centenaria è arrivato a rappresentare un lifestyle, un immaginario: l’edonismo dei jet-set internazionali e l’eleganza senza riserve di chi vi appartiene. Diversi designer hanno dato interpretazioni diverse a tale immaginario e gli sforzi di Sabato De Sarno si sono concentrati nel distillarlo nella sua essenza più nitida e incontrovertibile, preferendo alle sfumature e alle mediazioni delle singole note pure – un approccio indubbiamente iper-moderno che mira a restituire un’estetica solida e coesa.
Nella collezione presentata oggi si gioca tutto intorno alle texture: le pellicce artificiali, la levigatezza del cuoio ora a grana fine e ora grossa, la compattezza dei capispalla, la lucidità della pelle verniciata e la morbidezza dei dettagli in seta e twill. La parte migliore della collezione è che, mettendo in dialogo il menswear e il womanswear, le reciproche corrispondenze e consonanze acquistano una propria compiutezza – il senso che ne deriva è di estremo nitore e pulizia, con un gioco di tonalità che flirta con l’anticovenzionale specialmente nei look che includono il rosa, il verde solido e ovviamente il rosso Ancora che costella la collezione. La sartoria è un’altra nota alta: i completi femminili sono precisi e succinti, disegnano una silhouette slanciata che si oppone alla burrosità delle borse e delle scarpe; più morbidi i completi maschili dei quali il migliore è quello grigio; ci sono poi i cappotti dall’effetto curvo i cui colletti si possono alzare e allacciare rivelando superfici di pelle a contrasto. Occhiali da sole, gioielli e bandane di seta offrono respiro a questi look comunque alleggeriti da fiocchi, ampiezze più morbide e dettagli che ne attenuano il forte minimalismo. Il motivo Flora invece è anche stampato su alcuni capi con esattezza geometrica e raziocinante.
Gli accessori si confermano protagonisti imprescindibili della collezione: tocchi di estro e di design iper-moderno che ravvivano ensemble rigorosi. La Jackie 1961, forse la borsa più importante mai creata dal braand, viene riporposta in nuove interpretazioni che combinano pelli scamosciate e dettagli d’archivio, tra cui il celebre nastro Web; la Blondie, invece, decorata da un logo circolarre declinato in morbido shearling, un materiale che aggiunge un tocco di comfort lussuoso alla sua già nota eleganza. La novità assoluta è rappresentata dalla Gucci Softbit, una borsa che reinterpreta il classico Horsebit con un design morbido, minimalista e contemporaneo, perfetto per chi ama lo stile sofisticato ma essenziale. Anche la calzatura gioca un ruolo fondamentale: per lei, mocassini chunky con tacchi disponibili in diverse altezze, unendo praticità e audacia; per lui, modelli innovativi con dettagli funzionali come il penny removibile, che offrono un’inedita versatilità senza rinunciare al fascino del classico.