Tutto su Louise Trotter
La nuova direttrice creativa di Bottega Veneta
13 Dicembre 2024
Con tutti questi abbandoni, licenziamenti, divisioni e nuovi incarichi, la moda sta facendo un po’ di confusione. Tanto che il pubblico ha cominciato a lamentare una certa carenza di rappresentazione femminile ai vertici della direzione creativa delle principali maison di lusso, che in tutto questo andirivieni sembrano essersi scordate della famosa inclusivity. Ieri, però, l’annuncio di Louise Trotter alla direzione artistica di Bottega Veneta ha interrotto una lunga lista di annunci al maschile. Sostituendo Matthieu Blazy, che dopo tre anni alla guida del brand dell’Intrecciato atterra a Parigi per lavorare con il tweed di Chanel, Trotter rimette nell’Olimpo della moda di lusso la praticità femminile di cui sentivamo la mancanza. Minimalista, elegante, sofisticata e legata a un’idea di femminilità delicata ma risoluta, Trotter ha tutti i presupposti per tenere alto l’orgoglio di Bottega Veneta, che con Blazy ha raggiunto un successo formidabile grazie a prodotti hero come la Sardine e la Jodie e a collaborazioni con il mondo del design, dell’arte e del cinema, da Gaetano Pesce a Jacob Elordi. «Attraverso la lente sofisticata di Louise Trotter - ha commentato il CEO della maison Leo Rongone - Bottega Veneta continuerà a celebrare la sua eredità preservando al tempo stesso l’attualità».
Nata nel 1969 in Inghilterra, a Sunderland, la carriera di Louise Trotter è iniziata presso Calvin Klein, Whistles, GAP, Tommy Hilfiger e infine Jigsaw e Joseph. È proprio nell’ufficio stile di questi ultimi due brand che comincia a prendere forma la sua visione artistica: Trotter disegna per donne eleganti ma indaffarate, per lavoratrici che conservano una passione per il design e che hanno un marcato senso estetico, per clienti che hanno bisogno di alta qualità dei materiali e ottima funzionalità dei capi. Dopo ben nove anni alla direzione di Joseph, brand inglese che con lei ha vissuto un’espansione meravigliosa, nel 2019 Trotter viene scelta da Lacoste, icona del tennis. È stata la prima stilista donna a occuparsi interamente del marchio, una delle prime designer a incoraggiare il brand a espandersi oltre i propri limiti. Nelle collezioni di Trotter per Lacoste, il Coccodrillo diventa un'icona ancor più centrale nel DNA del brand, mentre le silhouette e i colori si fanno più audaci, più multiforme, più spinti. Cogliendo in pieno la tendenza sporty-chic di quegli anni, la designer inglese riesce a intercettare una fascia di clienti sempre più giovane per Lacoste, facendo leva sulle radici storiche del brand per offrire un’estetica dal taglio vintage in chiave contemporanea. La relazione tra Lacoste e il tennis diventa protagonista con minigonne a pieghe, bomber tecnici, la polo rivisitata e altri articoli del mondo preppy come i gilet e la maglieria logata.
Nel 2023, dopo quattro anni passati negli uffici stile di Lacoste, Trotter passa a Carven, brand fondato da Carmen de Tommaso nel 1945. L’approccio che la designer inglese utilizza per riscrivere l’immagine della maison trova ispirazione nei suoi design per Joseph, a giudicare dalle palette neutre, mentre a scelta dei tessuti e degli accessori, specialmente raffinati e colti, ammicca leggermente al lavoro di Phoebe Philo da Celine. Nelle collezioni di Trotter per Carven, l’eredità della maison emerge dalla leggerezza dei materiali, dall'accostamento di elementi sartoriali tradizionalmente maschili a linee e texture soffici, trasparenti e sensuali. Viene naturale fare un parallelo con la Celine di Phoebe Philo poiché Trotter aderisce al filone della moda intellettuale, ossia un design che non vuole dare nell’occhio per la sua procacità ma anzi sorprendere per la sua riservatezza. Non ci sono loghi né grafiche: è la moda del IYKYK (if you know you know). In solo un anno, Trotter ha iniziato il brand verso una traiettoria più contemporanea. Come afferma il CEO di Bottega Veneta, che si prepara ad accogliere Trotter in preparazione del suo primo show per la maison nel settembre 2025, l’approccio sofisticato della designer contribuirà a mantenere viva l’energia che Blazy ha saputo accendere attorno al brand. Portando finalmente in passerella un punto di vista femminile, in grado di rendere la sensualità funzionale e la praticità elegante, siamo sicuri che Trotter sarà capace di interpretare i bisogni delle clienti al meglio, infondendo i suoi design di una visione assolutamente fantastica ma con i piedi ben piantati nel presente.