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Non è un gran momento per le aste d’arte

Il mercato è sempre più in difficoltà, per una serie di trend

Non è un gran momento per le aste d’arte Il mercato è sempre più in difficoltà, per una serie di trend

Di recente Comedian di Maurizio Cattelan, l’opera che consiste in una banana vera attaccata al muro con del nastro adesivo (ma che rappresenta molto di più), è stata venduta per 6,2 milioni di dollari dalla casa d’asta britannica Sotheby's durante un evento organizzato a New York, che ha attirato centinaia di persone. Tuttavia, questo è stato «l'unico vero momento di eccitazione» dell’asta, ha scritto il New York Times, e «non è bastato a nascondere la stagnazione» del settore. Le vendite delle tre case d’asta più importanti – Sotheby's, Christie's e Phillips – sono infatti in calo: a novembre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso sono diminuite del 40%, e del 60% se confrontate con il 2022. «Sembra che il mercato dell'arte abbia perso il suo slancio, il suo clamore, la sua irrinunciabilità», ha detto al New York Times Roman Kräussl, professore di finanza alla Bayes Business School di Londra ed esperto di aste d’arte. Una delle ragioni della crisi del settore è stata la recente contrazione dell'offerta: molti ricchi collezionisti hanno voluto attendere la conclusione delle elezioni presidenziali statunitensi, in modo da valutare se e come le loro condizioni economiche sarebbero potute cambiare in futuro. 

@theartrevival $6.2 Million Banana! #artnews #sothebys #artauction @Sotheby’s original sound - theartrevival

Tuttavia, il grande entusiasmo per il settore delle criptovalute dopo l’elezione di Trump, che si è detto favorevole alla loro diffusione e all'allentamento delle regole che ne limitano l’utilizzo, potrebbe avere degli effetti positivi sul mercato delle aste d’arte. Il valore complessivo delle criptovalute in circolazione è aumentato molto, passando da circa 2.400 miliardi di dollari a oltre 3.200 – un livello mai raggiunto da quando esistono questi strumenti finanziari. La crescita ha già stimolato l'ingresso di nuovi investitori nel mercato dell'arte, permettendo per esempio ad alcuni giovani offerenti di competere per l’acquisto di Comedian di Cattelan. Almeno tre dei sette interessati a comprare l’opera, tra cui la stessa persona che si è aggiudicata l’asta (l'imprenditore cinese Justin Sun), erano investitori nel campo delle criptovalute. Secondo quanto riporta Sotheby's, inoltre, diverse persone interessate a una serie di opere di Keith Haring –  vendute per un totale di 9,2 milioni di dollari durante lo stesso evento in cui è stata battuta all’asta Comedian – avevano richiesto di pagare attraverso criptovalute.

Qualcosa non funziona più nel mercato delle aste d’arte

Le aste non sono solo un mezzo di valutazione economica del settore, ma riflettono anche l’evoluzione delle preferenze culturali e dei trend artistici del momento. Eventi esclusivi come quelli organizzati da Sotheby's a New York, oltre a misurare la vitalità del mercato delle aste, rappresentano anche un’occasione per tenere traccia degli interessi dei collezionisti. Ad esempio, di recente, alcuni degli artisti più celebri e tradizionalmente dominanti nel settore non sono riusciti a ripagare le aspettative degli investitori. In particolare, alcune opere di Picasso, le cui quotazioni hanno spesso beneficiato di stime elevate negli ultimi anni, hanno recentemente registrato risultati deludenti, suggerendo un possibile ridimensionamento dei gusti degli acquirenti. Un paio di anni fa, inoltre, l’interesse del mercato delle aste d’arte sembrava che si stesse spostando verso artisti sempre più giovani – alcuni dei quali appena usciti dalle scuole di specializzazione. Sorprendentemente, le loro opere ottenevano valutazioni considerevoli: questo fenomeno, inatteso per molti degli stessi addetti ai lavori, rifletteva l'entusiasmo dei collezionisti per i linguaggi visivi più contemporanei e sperimentali. «Oggi non è più così», scrive il New York Times.

Nelle recenti aste organizzate da Sotheby's solo un numero esiguo di giovani artisti è riuscito a superare le stime di vendita previste. Salvo qualche eccezione, questo dato evidenzia un calo dell'interesse generale per il mercato delle aste d’arte, che nell’immediato post-pandemia era invece riuscito a beneficiare di una forte espansione, grazie all'incremento delle vendite online e all'ingresso di nuovi collezionisti – soprattutto giovani. Durante quel periodo, l'arte contemporanea e gli NFT (che poi si sono rivelati una bolla) avevano generato un'attenzione straordinaria, spingendo molte opere a raggiungere prezzi record e attirando un pubblico globale. Questa ondata di entusiasmo aveva permesso alle principali case d'asta di registrare ricavi straordinari, con vendite che – nel 2021 – hanno raggiunto i livelli pre-crisi. Tuttavia, dopo il boom eccezionale degli ultimi anni, il mercato sembra ora essersi definitivamente riassestato, con segnali che indicano persino una certa difficoltà nell’adattarsi a nuove condizioni – tra cui una domanda più selettiva da parte dei collezionisti e un minore interesse per categorie che avevano tradizionalmente dominato le aste.