La London Fashion Week banna le pelli esotiche
Dopo le pellicce, continua la lotta contro la pelletteria
29 Novembre 2024
Dopo infinite proteste da parte degli attivisti per gli animali in passerella e fuori dalle venue delle Fashion Week di tutto il mondo, Londra si è detta ufficialmente pronta ad abbandonare le pelli esotiche. Mentre l'anno scorso la London Fashion Week aveva bannato le pellicce in tutti gli show dei suoi calendari, il nuovo regolamento esclude anche pelli di coccodrillo, di serpente e di altri animali. L'annuncio è stato rilasciato questa settimana dal deputy director for policy and engagement del British Fashion Council, David Leigh-Pemberton, al Parlamento inglese. Era proprio l'estate del 2023 quando Ingrid Newkirk, fondatrice dell'associazione no-profit per i diritti degli animali PETA, ha dichiarato guerra vinta contro l'utilizzo di pellicce nella moda. Raggiunto quel traguardo, aveva spiegato Newkirk, l'associazione ha continuato con il proprio lavoro, spostando l'attenzione non solo sull'utilizzo della pelletteria in Fashion Week, ma anche della lana e dei piumini. Oltre a rappresentare un grande cambiamento in favore degli animali, la decisione da parte della London Fashion Week di rinnovarsi potrebbe far parte di una strategia di riposizionamento nel panorama internazionale della moda, adesso diviso tra le storiche Milano, Parigi e città "giovani" come Copenhagen (che è stata una delle prime località a bannare pellicce e pelletteria dai propri show) e Seoul.
Negli ultimi anni sono stati tantissimi i brand che hanno aderito a ban sull'utilizzo di materiali animali nelle proprie collezioni, uno sforzo ben calibrato pensato per rispettare l'empatia dei consumatori - e quindi per rimanere rilevanti. Mentre la pelliccia è un materiale che viene coinvolto principalmente nei cappotti, perciò nell'immaginario della industry non è più considerato essenziale, quando si parla di pelletteria la questione si fa più complessa: nella moda di lusso, la preziosità di materiali come cuoio, coccodrillo, lucertola e camoscio contribuisce gravemente all'alto prezzo di borse, scarpe e accessori, perciò non è detto che l'eticità riesca a portare guadagno ai brand come era stato con le pellicce. Per le aziende di lusso, rimuovere pelli esotiche dalle proprie collezioni potrebbe voler dire spingere l'acceleratore sulla crisi del lusso, un settore che nell'ultimo anno è rimasto fortemente provato dall'inflazione e da una generale stanchezza dei consumatori.
I cambiamenti per Londra non sono una novità: la Fashion Week inglese è sempre stata un'incubatrice di talenti giovani, capaci di portare in passerella nuove idee. Durante le ultime stagioni, l'unico brand "storico" che ha continuato ad attirare l'attenzione pubblica è stato Burberry, che tra l'altro ha abbandonato le pelli esotiche nel 2022. Oltre all'inserimento del ban, questa settimana Leigh-Pemberton ha presentato in Parlamento una nuova linea di standard a cui si dovranno attenere i brand che vorranno partecipare alle prossime London Fashion Week, scelti dall'Institute of Positive Fashion del British Fashion Council. Al momento, ha affermato Leigh-Pemberton, l'organizzazione sta anche pensando di eliminare l'utilizzo delle piume in passerella.