Forse è stato trovato il successore di Dries Van Noten
Ma i rumor non sono ancora confermati
26 Novembre 2024
Tutti parlano del direttore creativo di Chanel, ma in questo periodo anche il celebrato Dries Van Noten si prepara a entrare in una nuova fase, dopo che il suo eponimo fondatore ha deciso di ritirarsi dalla direzione creativa del brand dopo una carriera lunga quasi quattro decenni. Secondo WWD, il brand di proprietà di Puig, celebre per il suo romanticismo avant-garde, per la superba costruzione dei capi, per gli stupendi colori e stampe, potrebbe aver trovato il candidato più papabile per succedere al fondatore e guidare il design da qui in avanti: si tratterebbe di Julian Klausner, un designer specializzato in womanswear già presente nel team del brand dal 2018. Come riportato da WWD, Dries Van Noten avrebbe chiuso una tornata di colloqui con designer di alto livello in tutta Europa senza però trovare una figura soddisfacente e dunque la direzione del brand si è concentrata su una promozione interna. Naturalmente, non ci sono ancora notizie ufficiali e dunque bisognerà attendere un comunicato dal brand che confermi o smentisca la notizia.
Julian Klausner è un designer dal curriculum brillante: laureato presso La Cambre, la prestigiosa scuola belga dove hanno studiato Anthony Vaccarello, Marine Serre e Mathieu Blazy, Klausner ha collezionato interniship di rilievo con stage presso Thom Browne, Kenzo e Maison Margiela, dove ha lavorato per quasi tre anni ricoprendo dal 2016 il ruolo di junior designer. Mentre la direzione creativa immediata del marchio rimane nelle mani del team di studio, la possibile nomina di Klausner rappresenta una notizia confortante se fosse vera, dato che testimonia l’impegno del brand nel preservare la propria identità piuttosto che inseguire la strada di una commercialità che di questi tempi è quanto mai fatale. Van Noten stesso mantiene un legame con il marchio, come consulente, con particolare attenzione ai nuovi segmenti di beauty e fragranze (che sono all’altezza della sua fama) e di certo anche la prossima collezione maschile che vedremo a Parigi a febbraio dovrebbe beneficiare della sua “supervisione”, anche se l’intera scena della moda attende con ansia e un po’ di paura l’inizio di una nuova era.